Un invito a mettersi in cammino

52 racconti, 52 itinerari lungo i 5 grandi sentieri del Trentino

“Nel silenzio immobile della Zona sacra, io sono qui praticamente da sempre: piantata sulla cima di un cocuzzolo roccioso, da quassù posso distinguere in lontananza l’enorme Arco romano che introduce alle preghiere e al pianto”. Comincia così il racconto conclusivo di “Sentieri, luoghi e parole”, l’ultimo libro di Mauro Neri. A leggerlo alla platea di collaboratori, corrispondenti e fiduciari di Vita Trentina e di radio Trentino inBlu, al termine del loro tradizionale incontro autunnale, è stato lo stesso autore, la cui voce è ben nota agli ascoltatori della radio diocesana. I 52 racconti del libro sono stati messi in onda, infatti, settimana dopo settimana, nel corso dell’omonima rubrica radiofonica trasmessa sulle frequenze di Trentino inBlu, ripercorrendo con la ricerca storica e con la fantasia alcuni lunghi itinerari del Trentino: il Sentiero europeo E5, che dal lago di Costanza scende fino a Verona; il Sentiero Pier Giorgio Frassati, da Arco fino al santuario di San Romedio in valle di Non; il Sentiero di San Vili, da Trento fino alla val Rendena; il Cammino Jacopeo d’Anaunia, dedicato a san Giacomo maggiore, lungo le valli di Non e di Sole; il Sentiero della Pace, dal passo del Tonale al Pasubio, lungo il confine meridionale del Trentino per fare memoria della Grande Guerra.

Poiché l’invito del libro è non solo alla lettura, ma anche a riscoprire i luoghi che fanno da sfondo alle 52 tappe, accompagnano i racconti le schede di presentazione curate da Silvia Vernaccini.

Il libro, in vendita a 12,00 euro, verrà dato in omaggio a tutti i nuovi abbonati a Vita Trentina; per chi rinnova l’abbonamento il prezzo scontato è di 6 euro.

Dopo aver girato l’ultima pagina di questo libro, bagnata da una lacrima per la commovente confessione della croce del Pasubio, c’invade un duplice sentimento: di sorpresa e di riconoscenza.

La prima nasce dall’incontro con un’abbondanza impensabile di situazioni, persone umili e personaggi famosi evocati dalle diverse località di questi cinque itinerari di lunga percorrenza nel nostro Trentino. Molti di loro erano marginali e sconosciuti, oscurati forse dalle vicende più note legate alle tappe principali di questi sentieri. È come se il narratore potesse contare su una speciale lente d’ingrandimento che riesce a mettere a fuoco un aneddoto e il suo periodo storico, un nome e la vicenda che esso racchiude. Attraversare quel territorio, percorrere quel sentiero, diventa così una sorta di caccia al tesoro sempre imprevedibile, in grado di offrire conoscenze sbalorditive e di innescare curiosità nuove.

Dopo aver ascoltato questi racconti dalla voce dell’autore, nell’originale e primaria destinazione radiofonica sulle frequenze dell’emittente diocesana Trentino inBlu, la lettura meditata consente una maggior presa sui molteplici elementi culturali, incastonati dentro storie comunque avvincenti.

Il sentimento di riconoscenza verso il collega Mauro Neri, narratore impareggiabile delle valli trentine e delle loro leggende (ne ha ritrovato più di un migliaio!), sale sincero per le suggestioni e anche le arricchenti riflessioni che questi 52 racconti brevi lasciano dentro.

Dopo aver percorso gli itinerari con gli scarponi, Mauro li ha rivisitati con le sue conoscenze d’archivio popolare, offrendosi come un compagno di viaggio per affrontare – anche per brevi tappe – i cinque sentieri trentini. Cammini a passo lento, curioso e meditativo, ma anche viaggi… sulla carta (pensiamo alle persone anziane o ai bambini piccoli) guidati dai protagonisti, reali e immaginari, umili o potenti, dei racconti inventati dallo scavo fantasioso dell’autore. Una miniera inesauribile, nella quale affonda la penna della memoria con la stessa abilità con cui per anni il redattore Mauro Neri, nei panni di un istrionico Contafiabe, si rivolgeva su Vita Trentina ai lettori della “pagina dei ragazzi”.

La riconoscenza sarà condivisa da quanti utilizzeranno questi racconti per “preparare” la loro gita o recuperarne i passaggi, oppure ne faranno materiale da utilizzare nelle classi, nei gruppi parrocchiali o giovanili, forse anche nelle compagnie filodrammatiche per una trasposizione teatrale.

Ma anche a ciascuno di noi, lettori tanto più conquistati dal racconto scritto negli anni dell’evanescenza virtuale, non resta che mettersi in cammino per completare i sentieri… nell’attesa di ulteriori racconti.

Diego Andreatta

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