L’arte che… Conta

Doppia mostra a Palazzo Trentini con le sculture, i dipinti e i disegni di Livio e Giorgio Conta

Livio e Giorgio Conta, padre e figlio, uniti nella mostra di sculture, dipinti e disegni, allestita a Trento, a Palazzo Trentini (via Manci) fino all’11 gennaio. L’inaugurazione si terrà venerdì 6 dicembre alle 17.30 in Sala Aurora con l'intervento critico del prof. Renzo Francescotti. Nell'occasione sarà presentata da chi scrive la monografia recentemente edita da Giorgio Mondadori tesa a render conto di quasi cinquant’anni di attività artistica di Livio Conta: un volume di 144 pagine con centinaia di foto, una prefazione di Enzo Bianchi priore di Bose, una densa critica di Luigi Marsiglia e infine un contributo di Massimiliano Castellani che racconta la fraterna amicizia tra l’artista e il grande pianista Arturo Benedetti Michelangeli.

Nato a Monclassico nel 1939, Livio Conta ha frequentato l’Istituto d’arte di Ortisei e poi per tutta la vita ha curato con attenzione la sua formazione artistica e culturale attraverso soggiorni di studio soprattutto a Roma, Madrid e Parigi. La sua prima mostra importante è del 1973: la prima di una serie ininterrotta sfociata, appunto, in questa di Palazzo Trentini.

È stato scritto (Marsiglia) che “L’arte di Livio Conta interpreta, con linguaggio moderno e contemporaneo, le radici dell’umano, radici che si trovano in alto, accanto alla cima delle montagne”. Non si può non condividere tale giudizio. Livio Conta dimostra di essere un pittore, plastificatore, ma soprattutto uno scultore del legno totalmente padrone della materia e in grado di realizzare opere di grande "naturalezza" nonostante la profondità dei suoi interventi. Anche nei dipinti e nei disegni appare evidente la tensione dinamica della figura che si impone nello spazio e cresce come un'eco.

Nato a Cles nel 1978, Giorgio Conta è cresciuto in un ambiente familiare estremamente stimolante. Fin da giovanissimo è entrato in rapporto con vari personaggi della cultura. Conseguito il diploma di maturità al liceo linguistico ha frequentato la scuola di scultura di Ortisei dedicandosi anche al disegno e alla pittura. I numerosi viaggi compiuti in Italia e all’estero hanno validamente contribuito alla sua formazione culturale. Come suo padre alterna l’attività di scultore con quella di pittore, l’arte profana con quella sacra. Nella sua produzione si evince sensibilità romantica e fantasia ma anche un perfetto controllo tecnico. Tutte le composizioni sono frutto di una ricerca coltivata con passione e al contempo con un calcolato equilibrio fra sollecitazioni interiori e stimoli esterni. Collabora spesso con il padre Livio nella realizzazione di opere monumentali ed ha partecipato a varie mostre personali e collettive.

La mostra “Livio e Giorgio Conta” a Palazzo Trentini è aperta da lunedì a venerdì dalle 10 alle 18; sabato dalle 10 alle 12. Entrata libera.

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