La chiesa ritrovata

Che lì sotto dovesse esserci qualcosa, non ci piove. Tant'è che ai responsabili del cantiere dell'asilo “Tambosi” in via S. Maria Maddalena a Trento, a due passi dal conservatorio “Bonporti”, la Soprintendenza per i architettonici e archeologici della Provincia di Trento aveva imposto l'osservanza delle prescrizioni di rito. “Sappiamo che quella era una zona di necropoli. E quando si è cominciato a scavare, è emersa l'abside della chiesa romanica di Santa Maria Maddalena, che fu distrutta alla fine dell'800”, osserva la dott.sa Cristina Bassi, che con la collega Roberta Oberosler ha seguito passo passo il lavoro degli archeologi della ditta Sap Società archeologica Srl di Mantova. Ha costituito invece una sorpresa quanto ritrovato nella zona sud del cantiere, dove è stata portata alla luce una notevole struttura muraria dalla forma semicircolare, completamente interrata. I resti di una chiesa? Una cripta, un luogo di culto di epoca romana? Una tomba monumentale (siamo in prossimità dell'anfiteatro romano, tra via Galilei e via Santa Maria Maddalena, dove esisteva, come ricordato, un vasto campo funerario con strutture tombali alla cappuccina, in muratura, in pietra)? Per ora gli studiosi non si sbilanciano. “Possiamo dire che la struttura muraria non sembra realizzata con materiali di reimpiego. Ci sono tegole romane disposte a cuneo che fanno pensare a una costruzione accurata”, conclude Bassi. Servirebbero ulteriori indagini, ma non ci sono i soldi per proseguire lo scavo, mettendo in sicurezza il cantiere. Che nel frattempo è già stato ricoperto.

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