10 in famiglia

Non è il voto massimo che pur merita, ma il numero dei figli che una coppia di Lavis, mamma Bianca Rosa e papà Silvano Sicher, ha raggiunto con l'ultimo nato, nei giorni scorsi, Angelo. I Sicher abitano a due passi da amici che di figli ne hanno sette. Crisi o non crisi ciò che ti spiazza sono le dichiarazioni raccolte dal collega Daniele Erler per il quotidiano Trentino: “Ha portato tanta felicità ed un letto a castello in più”. “E' una scelta di vita”. Di sicuro in casa Sicher fuori porta vengono lasciate noia e angustie effimere. Con un sorriso affrontano ogni giorno anche certe malelingue. I figli la maggiore ventenne li sta crescendo al meglio. Certo non mancano le difficoltà, ma sono quelle che investono qualsiasi famiglia. Da casa Sicher esce tuttavia una ventata di ottimismo per chi lo vuol cogliere.

La famiglia nelle sue più varie articolazioni è al centro del dibattito a tutti i livelli, in genere per la scarsa attenzione di governi e pubblici amministratori. La Chiesa ha posto già con Benedetto XVI – ed ora con Francesco – questo tema al centro delle proprie iniziative. Nel febbraio scorso ha indetto un apposito Concistoro. In ottobre si celebrerà un Sinodo straordinario dei vescovi sul tema: “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell'evangelizzazione”, preceduto da una consultazione planetaria, attraverso una specifica indagine conoscitiva sull'argomento. In questo numero Vita Trentina riporta alcuni stralci di un forum fra i ricercatori che hanno analizzato gli oltre 60 questionari compilati e restituiti al competente ufficio diocesano (pagg. 4-5).

Nell'ottobre del 2015 si terrà l'Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, sempre sulla famiglia. Sono dunque milioni le persone coinvolte in questa riflessione, migliaia e migliaia gli studiosi impegnati a cogliere tutti gli aspetti dell'istituto familiare per una proposta ed una risposta ai molti problemi aperti, presenti in ogni Paese. Molte le analogie, molte anche le differenze. Nel frattempo è stato annunciato un nuovo evento, la Giornata mondiale delle Famiglie, che verrà celebrata dal 22 al 27 settembre 2015 a Philadelphia che fa seguito a l'analoga iniziative di Milano del 2012. E dunque l'ottavo Incontro mondiale delle famiglie cadrà alla vigilia del Sinodo. Il mondo civile non è estraneo dal momento che anche l'Onu ha proclamato il 2014 l'anno della famiglia in agricoltura. Mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia nell'annunciare Filadelfia come prossima tappa, ha prospettato la più larga partecipazione all'incontro, aperto alle Chiese e comunità cristiane, ma anche ai rappresentanti delle grandi religioni mondiali, delle altre istituzioni insieme a uomini e donne che hanno a cuore il destino di una umanità pacifica e solidale. La Chiesa di Filadelfia ha dichiarato l'arcivescovo della città mons. Charles Joseph Chaput è una comunità che ha ancora un grande bisogno di rinnovamento, a seguito della crisi per gli abusi sessuali del decennio scorso.

“Noi abbiamo il dovere di aiutare le vittime di abusi e le loro famiglie a guarire, e di proteggere i bambini e i giovani dai danni nelgi anni a venire”. Di famiglia ha parlato anche il presidente della Cei, il card. Angelo Bagnasco nella prolusione per il Consiglio episcopale permanente in corso di svolgimento a Roma. Rivolgendosi al Governo Renzi e al Parlamento, Bagnasco ricorda a tutti che a sostenere il Paese e la speranza nel futuro è la “rete virtuosa della gente”: Uomini e donne che hanno il senso profondo dei doveri quotidiani e della famiglia, la solidarietà nelle relazioni, l'autentico eroismo nella dedizione ai malati e agli anziani, la passione responsabile nell'educazione dei figli. “Auspichiamo – questo l'augurio del presidente della Cei – che il nuovo governo, con la partecipazione convinta e responsabile del Parlamento, riesca a incidere su sprechi e macchinosità istituzionali e burocratiche, ma soprattutto a mettere in movimento la crescita e lo sviluppo”. Bagnasco quali campanelli d'allarme cita la povertà crescente che bussa con sempre maggiore insistenza alla porta della Caritas, l'obiezione di coscienza, ormai priva di garanzie, la famiglia spesso “disprezzata” sul piano culturale e “maltrattata” su quello politico per il prevalere di una visione iperindividualista in tutti i settori. Altre emergenze segnalate da Bagnasco sono la lotta alla criminalità, la libertà religiosa ed educativa, la lettura ideologica del “genere”, che vuole appiattire le diversità. Gira che ti gira sono tutte problematiche che ruotano intorno allo stesso tema: la famiglia.

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