“Con Gesù, senza guardare l’orologio”

L'adorazione prevede mezz'ora di preghiera comunitaria e mezz'ora di silenzio. Si recitano a turno tutti e quattro i misteri del rosario

Davanti a Gesù come ad un amico, in semplicità e in comunione con i fratelli, senza preoccuparsi dello scorrere del tempo. Da alcuni mesi, presso la chiesa di San Rocco a Rovereto, è offerta a tutti la possibilità dell'adorazione eucaristica, ogni domenica, dalle 8 alle 20.

L'iniziativa è frutto di una lunga esperienza di fede, compiuta da un gruppo di amici anche attraverso pellegrinaggi in luoghi mariani. A raccontarla è don Matteo Graziola. Già da tempo alcuni fedeli, tra cui don Matteo, si riunivano – e continuano tuttora a riunirsi – due volte in settimana, il mercoledì e il venerdì, in San Rocco. A partire dalle 20.15 si recita il rosario, si celebra la messa a cui seguono tre quarti d'ora di adorazione eucaristica.

“La scintilla che ha fatto partire l'iniziativa domenicale è avvenuta nel maggio 2013, in occasione della marcia per la vita a Roma”, racconta don Graziola. “Non potendo parteciparvi, alcuni di noi hanno deciso di sostenere l'evento con un'adorazione eucaristica di 24 ore”. Ed è allora che si sono accorti in modo particolare che “era bello stare con Cristo, senza guardare l'orologio, eravamo davanti al Re del Cielo, cosa si poteva volere di più?”.

Un'esperienza “inaspettata”, anche se, aggiunge il sacerdote, “probabilmente le due adorazioni settimanali avevano preparato il terreno nelle nostre anime, magari inconsciamente”. Perché dunque, si sono detti, non offrire questa possibilità ad altri? Così, con il permesso dell'arcivescovo sono partiti domenica 14 luglio 2013. Le presenze – molte di nuove rispetto ai due incontri feriali – sono salite lentamente, fino a raggiungere una quarantina di persone che si alternano nelle varie ore.

L'adorazione prevede mezz'ora di preghiera comunitaria (rosario o liturgia delle ore) e mezz'ora di silenzio. Si recitano a turno tutti e quattro i misteri del rosario. Alle 18 si prega con i vespri, segue la catechesi del Papa del mercoledì, scaricata in audio dal sito del Vaticano. “Non siamo un gruppo 'spiritualista', ciò che proponiamo non è un'alternativa a tante altre valide iniziative che la comunità cristiana può fare la domenica”, dice don Graziola. “Offriamo semplicemente la possibilità di trascorrere parte del giorno di festa con Cristo”.

Dopodiché bisogna scendere dal monte della Trasfigurazione. “Stare con Cristo, ci deve portare ad amare i fratelli nella vita quotidiana”, aggiunge. “In passato voci autorevoli hanno riproposto la realtà dell'Eucarestia, come presenza reale di Cristo, pensiamo a Giovanni Paolo II, a Madre Teresa e più recentemente a Benedetto XVI, dopo una fase di declino post-conciliare”, spiega don Matteo. “In tal senso vanno anche le apparizioni mariane, sia quelle riconosciute dalla Chiesa, come Fatima, sia in fase di accertamento come Medjugorje, così come i santi mistici, quali Faustina Kowalska, padre Pio, Veronica Giuliani, Alessandrina Maria da Costa”, conclude. “Il nostro gruppo è interessato a riscoprire, oltre all'Eucarestia, anche il rosaio, la Bibbia, il sacramento della Riconciliazione e la dottrina sociale della Chiesa”.

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