“Straordinario impegno per i poveri”

Assegnato a Carlo Spagnolli il quattordicesimo premio Rotary. Il medico missionario ha dedicato la sua vita all'Africa

Non solo difficoltà, guerre e miseria. In Uganda, Etiopia e Zimbabwe si registra negli ultimi anni la presenza a livello generale di una classe professionale molto valida, formata localmente. Si tratta di giovani medici, infermieri, ostetriche, insegnanti e amministratori. “Personale ben preparato che è pronto a migliorare enormemente la situazione del proprio paese, se le condizioni economiche e politiche lo permettono”, risponde Carlo Spagnolli al microfono di Radio Trentino inBlu, al termine della cerimonia di consegna del quattordicesimo premio Rotary del Trentino Alto-Adige, tenutasi sabato 12 aprile, all'auditorium Melotti di Rovereto.

“Tale ricchezza umana e professionale è una grande speranza per questi Paesi”, aggiunge il medico missionario. Ha dedicato la sua vita all'Africa, partito alla volta dell'Uganda nel 1975, poi in Eritrea, in Etiopia, in Camerum e infine dal 1997 come chirurgo all'ospedale “Luisa Guidotti” di Mutoko, in Zimbabwe. Ha sposato Angelina, ugandese, da cui ha avuto tre figli. Morta cinque anni fa, lo ha sempre seguito nella sua “vocazione”, che, aggiunge Carlo Spagnolli, “tutti noi riceviamo da Dio”.

Proprio per il “suo straordinario impegno a favore delle popolazioni più povere dell'Africa con iniziative importanti sul piano medico sanitario e formativo” è stato scelto dai dieci Rotary Club regionali per il premio di quest'anno. Da anni assiste i malati di Aids con una terapia antiretrovirale, che ha dato loro grandi speranze. Ultimamente si sono aggiunti, grazie all'aiuto della Provincia autonoma di Trento, i servizi di screening e terapia precoce per la prevenzione del carcinoma cervicale.

“Le donne colpite da hiv sono infatti più soggette a sviluppare questa malattia”, spiega Spagnolli. Attualmente ci sono in cura duemila persone, un numero che per il momento non può essere incrementato per motivi economici. “Sono pazienti che stavano morendo dodici anni fa e che ora si sono ripresi, vivono e lavorano al servizio della loro famiglia, per noi è una grande gioia”, aggiunge il chirurgo. A Mutoko si trova anche il Villaggio San Marcellino, che accoglie i bambini orfani di genitori deceduti di Aids, e piccoli abusati o portatori di handicap. Lo scorso gennaio è partito il primo anno di scuola, al termine della costruzione dell'edificio scolastico.

“L'iniziativa sta procedendo molto bene, le richieste di ammissione alla scuola stanno aumentando così tanto che non ci sarà posto per tutti”, spiega Spagnolli, al quale, all'approssimarsi della Pasqua, abbiamo chiesto com'è vissuta in Zimbabwe. “È molto sentita, le funzioni coinvolgono l'intera cittadinanza”, la sua risposta. “I cristiani sono cattolici e protestanti”, conclude Carlo Spagnolli. “La chiesa locale è molto attiva e vivace anche nel campo sociale”.

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