Achille Fruet, ultimo saluto al sindaco gentiluomo

È scomparso il giorno di Pasquetta, all'età di 87 anni, il cav. Achille Fruet, figura di spicco della vita pubblica perginese nella seconda metà del secolo scorso. Originario di Zivignago, lavorò, come tanti altri perginesi dell'epoca, nell'ospedale psichiatrico, che lasciò nel 1977 per andare in pensione.

Nel frattempo si dedicò con passione all'impegno pubblico, diventando presidente delle ACLI a soli 21 anni, per abbracciare poi l'impegno politico: segretario politico della DC dal 1952 al 1956, nel comitato provinciale nei cinque anni successivi. Nel 1954 divenne consigliere comunale e vice del sindaco Antonio Piva, di cui prese il posto nel novembre 1957, carica che ricoprì fino al 1971, quando divenne sindaco Luciano Fruet.

Sono gli anni delle grandi trasformazioni di Pergine, con l'arrivo e lo sviluppo delle grandi industrie, ma anche gli anni della nascita dei Comprensori di cui divenne presidente per l'Alta Valsugana. Nel 1983 si presentò alle elezioni regionali e fu eletto, assumendo l'incarico di assessore alla cooperazione; periodo in cui presentò e riuscì a far votare la legge costitutiva dell’Istituto culturale mocheno-cimbro a tutela delle minoranze linguistiche.

Un grande personaggio della Pergine del dopoguerra, ma soprattutto una persona aperta e cordiale, sempre disponibile con tutti, mai polemico, col sorriso sulle labbra anche nei momenti di difficoltà. Un politico “vecchio stampo”, specie ormai scomparsa.

I funerali, seguiti da centinaia di persone, si sono svolti mercoledì pomeriggio a Pergine.

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