L’Angelo antico

Il menestrello Branduardi mette in musica gli antichi codici trentini del '400: nuovo CD e concerto nel capoluogo

Passano gli anni, i capelli (tanti) sbiancano, ma non cadono. E da sotto la sua folta chioma non finisce di stupire il menestrello della canzone italiana. Angelo Branduardi torna a Trento dove, frequenti esibizioni a parte, guidò una stagione di musica d'autore e dove mantiene solidi legami artistici. E pure, nel 2000, anno giubilare in cui dedicò un disco a San Francesco, fu protagonista di un indimenticabile confronto radiofonico negli studi dell'emittente diocesana Studio Sette con il vescovo Bressan. Storia, ormai. Come quella che il cantautore iniziò a ripescare già nel 1996 dando inizio al progetto discografico “Futuro Antico” che ora interessa da vicino anche il nostro territorio con un fresco CD (“Futuro Antico Trentino – Musica alla corte dei Principi Vescovi, dai Codici Trentini alla musica di tradizione orale”, distribuito da Emi–Universal) e un concerto in calendario il 29 maggio. L'artista spiega la filosofia dell'operazione: «Nata per allegria, nel senso che ci trovavamo con un gruppo di musica antica (Chominciamento di gioia, n.d.r.) e si decise di realizzare un disco che era un paradosso. Il tentativo, facendo un passo indietro, di capire che cosa siamo – e la musica occidentale è in crisi e non me la sono inventata io – e che cosa saremo. Questa cosa ha avuto un seguito notevole e l'ultimo capitolo è la rivisitazione della musica trentina colta e di tradizione orale in particolare dei mitici codici trentini, unici e straordinari».

«La Provincia autonoma di Trento – ha ricordato in conferenza stampa al Castello del Buonconsiglio il dirigente Claudio Martinelli – possiede uno dei patrimoni più importanti di musica antica, vale a dire i Codici musicali trentini del Quattrocento e i libri liturgico-musicali che appartengono al lascito dello studioso musicologo Laurence Feininger. Un corpus musicologico di straordinaria importanza». Le due raccolte bibliografiche, uniche al mondo, sono conservate al Buonconsiglio. Branduardi ha valorizzato i contenuti dei Codici musicali trentini attraverso il progetto “Futuro Antico Trentino VIII” finanziato in parte dalla Provincia. E realizzato con la collaborazione tra il cantautore milanese e il maestro Armando Franceschini. «Aver potuto partecipare alla registrazione di questo nuovo disco di Angelo Branduardi – commenta l'ex direttore del Conservatorio Bonporti – è stato per me motivo di grande orgoglio. Avevo già avuto la possibilità di realizzare altri tre lavori nell’ambito del suo progetto “Futuro Antico”; stavolta, però, tutto ha preso un significato particolare, non solo musicale, perché si tratta di musiche scritte nell’ambiente trentino». Branduardi non dimentica l'osticità di questo tipo di musica: «Decisamente estranea alle nostre orecchie attuali: per questo l'abbiamo rivisitata ma con rispetto filologico. Solo che la mia voce, invece di essere impostata, è “normale”». Il concerto di fine maggio all'Auditorium di Trento sarà accompagnato dall'ensemble “Scintille di musica”, diretto da Francesca Torelli, mentre aprirà la serata il Gruppo vocale «Laurence Feininger». Branduardi sorride sornione davanti al nuovo traguardo raggiunto: «Ora leggo la mia vita come un viaggio su di un treno che ancora sta correndo. L’importante non è la meta: quello che conta è il viaggio, perché è lì che tutto succede».

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