In marcia contro i pregiudizi

Anche i trentini hanno condiviso il cammino di Anna Rastello ed Enrica Cremonesi: una riflessione su diversità e disabilità

Liberare le città dal pregiudizio rendendole meno diffidenti con gli altri e più accoglienti verso le diversità, risorse da valorizzare sempre. Erano mossi da questo ideale fortissimo i molti che, tra venerdì 9 e sabato 10 maggio hanno partecipato a “1,100, 1000 passi oltre il pregiudizio”, la tappa trentina del progetto nazionale “24/24. Un viaggio alla ricerca di identità”. La sfida, partita il 3 maggio da Torino e proiettata verso Aosta il 16 maggio, è portata avanti da Anna Rastello, mamma di una ragazza in carrozzina per un grave incidente automobilistico, dall’amica Enrica Cremonesi e prevede 24 ore consecutive di camminata in 7 regioni. Accompagnando Anna ed Enrica per tutte le 24 ore oppure transitando nel centro storico, i trentini hanno voluto condividere l'iniziativa rispondendo anche al microfono ad un interrogativo di fondo: come nasce il pregiudizio verso gli altri e quali possono essere le strategie per farlo scomparire?

Per Anna Rastello esso nasce dalla paura dei nostri limiti. L’altro diventa come uno specchio e, mettendoci di fronte alle nostre debolezze, ci fa paura. “Se vogliamo accettare il nostro prossimo”, spiega Anna, “dobbiamo prima conoscerci profondamente. Camminare ininterrottamente per 24 ore serve a prenderci questo tempo di riflessione”.

“Ma per iniziare ad abbassare il livello del pregiudizio nella nostra comunità, sostiene Mauro Tommasini, coordinatore della Cooperativa la Rete e del collettivo organizzatore, bisogna sistematizzare nei processi formativi della scuola trentina questo tema, valorizzando al massimo le proposte degli alunni”. “Perché l’eliminazione progressiva del pregiudizio – continua Tommasini – avrebbe riflessi molto positivo anche sul welfare, aiutando persone che abitano la fragilità, senza sceglierla”. Resta importante dare continuità a questo grande movimento collettivo con altre simili iniziative.

Anche Paolo Castelli, assessore comunale all’istruzione, ha ringraziato Anna Rasello per aver inserito Trento tra le tappe del suo viaggio e ha ricordato come lo sport diventi spesso strumento di accoglienza.

Per leggere i pensieri durante emersi nella camminata digita su Facebook, Twitter e Instgram: @pensieriapiedi.

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