Il graffio della satira contro il turismo sessuale

Il graffio della satira per aggredire l'agghiacciante fenomeno dello sfruttamento sessuale dei minori, facendo riflettere. E' lo strumento scelto dalla campagna “Non voltarti dall’altra parte”, promossa dall’associazione Tremembè Onlus con l’Assessorato alla Cooperazione internazionale della Provincia Autonoma di Trento e in collaborazione con altre realtà italiane e brasiliane.

L’iniziativa rilancia la campagna internazionale promossa da Ecpat, l’organizzazione che difende i diritti dei bambini combattendo la prostituzione e il turismo sessuale nel mondo. Per richiamare l’attenzione su questo triste fenomeno è stata scelta la satira: a Trento, dal 12 giugno al 15 luglio saranno esposte in tre piazze diverse – in piazza Duomo, in piazza D’Arogno e in piazza Battisti – una serie di vignette selezionate dallo Studio d’Arte Andromeda in seguito a un concorso internazionale.

Lo sfruttamento sessuale dei minori è un fenomeno agghiacciante. Dilaga ovunque, anche nelle piccole città di provincia. Secondo l'UNICEF, quasi 3.000 bambine e bambini ogni giorno entrano nel mercato mondiale del sesso: ogni anno un milione di vite spezzate, distrutte, interrotte. A ricordare queste cifre impressionanti è Armando Stefani dell’associazione Tremembè: “Dobbiamo avere il coraggio di dirci che queste vergognose azioni coinvolgono i nostri cari e impeccabili cittadini che nella vita quotidiana mostrano il loro lato civile, ma che oltreoceano – e sempre di più anche nelle nostre civilissime città – si tolgono la maschera e mostrano il loro vero volto di predatori”.

Joao Pedro Stedile, leader del movimento Sem Terra, a Trento per il Festival dell’economia, porta la sua testimonianza: “Questa campagna è molto importante, soprattutto ora che stanno per cominciare i Mondiali di calcio, per sensibilizzare i 500 mila turisti stranieri che si stima verranno in Brasile per seguire i Mondiali, la maggior parte dei quali dall’Europa e per il 90 per cento uomini. Il rischio di una recrudescenza del fenomeno è reale e concreto”.

Anche l’Aquila Basket è della partita. “Mettere la faccia in questa campagna contro lo sfruttamento dei minori era doveroso”, spiega il presidente Luigi Longhi. “Aquila Basket coinvolge tanti ragazzi e crede che lo sport possa veicolare messaggi che hanno un valore oltre lo sport stesso, come facciamo con il nostro progetto ‘Aquila no profit’ a sostegno di otto realtà trentine del privato sociale”.

“La Provincia c’è in questa iniziativa, dentro un più ampio progetto a sostegno del turismo responsabile”, spiega Luciano Rocchetti. “Spesso chi critica gli investimenti nel settore della cooperazione internazionale contesta i contributi per l’informazione e per la sensibilizzazione, ma sbaglia: lavorare sulle coscienze, informare e sensibilizzare è fondamentale”.

La campagna contro lo sfruttamento, condotta attraverso la satira, oltre che nelle piazze di Trento sarà in contemporanea in altre città italiane (di sicuro per ora Bolzano e Varese) e in Brasile negli aeroporti e negli hotel di alcune delle città che ospiteranno le partite dei Mondiali.

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