L’altopiano? Un “orto” bio

Avviato dalla Comunità della Paganella un progetto che coinvolge sette aziende agricole a coltivazione biologica, i comuni e le strutture alberghiere

L’altopiano della Paganella, tra qualche anno, diventerà un vero e proprio distretto dell’agricoltura biologica. E le prime iniziative verso il raggiungimento di questo obiettivo sono state recentemente avviate dalla Comunità della Paganella che ha promosso, sull’altopiano, il “Progetto Bio”, coinvolgendo sette aziende agricole a coltivazione biologica, i comuni e le strutture alberghiere dell’altopiano.

Un’iniziativa alla quale la presidente della Comunità della Paganella, Donata Sartori e il suo vice e assessore al Territorio, Werner Decarli, credono molto. “Questo progetto si svilupperà in più anni, con l’obiettivo di creare sul nostro territorio, in un’ottica di sviluppo sostenibile, un distretto bio, attraverso una stretta interazione tra mondo dell’agricoltura biologica e turismo”, spiega Donata Sartori. “Abbiamo già iniziato questo processo coinvolgendo i produttori bio dell’altopiano, facendo visitare le loro aziende dagli operatori turistici e valorizzando i mercatini di prodotti biologici a chilometro zero”.

Sviluppata anche sulla base dei commenti, osservazioni e idee, raccolte nel corso di due incontri organizzati con la cittadinanza dell’altopiano, l’iniziativa prevede l’obiettivo di fare incontrare produttori agricoli bio e consumatori, intendendo, per questi ultimi, singoli, famiglie, strutture turistiche, centri per anziani, istituzioni scolastiche presenti sul nostro territorio.

“Questo 'incontro' sarà realizzato creando una 'filiera corta' per dare valore al prodotto biologico locale”, evidenzia Werner Decarli. “In altre parole una vera e propria rete di produttori–consumatori a chilometro zero, coordinata dalla Comunità della Paganella. Nel prossimo periodo estivo si svolgerà un piccolo mercato contadino itinerante, che sarà collocato nei centri storici dei nostri cinque comuni, affidando la fornitura dei banchi ai falegnami presenti sul nostro territorio. Inoltre, svilupperemo un’interazione tra la produzione biologica e il settore turistico dell’altopiano promuovendo accordi di fornitura stagionale di prodotti biologici locali con alcuni albergatori, ristoratori”.

Nel progetto saranno coinvolti anche i cittadini che saranno informati tramite opuscoli, il periodico e il sito internet della Comunità, sui vantaggi relativi all’utilizzo nella propria dieta di prodotti agroalimentari di qualità e di basso impatto ambientale, ricevendo indicazioni su dove potere acquistare, vicino casa, prodotti bio.

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