Una serata di letture e immagini in ricordo di Basilio Mosca

Basilio Mosca
Un evento attraversato dalle più diverse sensazioni quello proposto sabato sera nella affollata palestra di Pieve di Bono dal Centro Studi Judicaria, dal Coro Azzurro, dal Comune di Pieve di Bono, per la presentazione del numero monografico della rivista “Judicaria” dedicato a Basilio Mosca, fondatore del CSJ e grande della cultura judicariense.

Presenti molti estimatori e amici di Basilio – tra gli altri Mario Antolini, Marco Bronzini con alcuni ex coristi della SAT, Enzo Pancheri, la prima presidente del Coro Azzurro Anna Baldracchi – che in tanti anni di frequentazione hanno potuto apprezzarne l’incredibile verve culturale, la passione sociale, le idee innovative, le realizzazioni operate negli ambiti della scuola, della didattica musicale, della coralità, della società locale.

Dopo l’introduzione del sindaco Attilio Maestri, Graziano Riccadonna, neo confermato Presidente del CSJ, ha ricordato come il numero monografico di Judicaria voglia essere al tempo stesso “un florilegio di appunti e considerazioni degli amici di Basilio e un momento di riflessione su quello che siamo, da dove veniamo e dove andiamo”, occasione per cogliere con successo il messaggio di Mosca.

Dopo gli interventi del presidente del Coro Azzurro, Dino Ceschinelli (“Il coro, secondo Basilio, è tale solo se trasmette un messaggio valoriale a chi lo ascolta”) e di Paolo Pasi per la Comunità delle Giudicarie, la serata, – condotta con il “timbro” e la “leggerezza” che Mosca avrebbe voluto, da Alessandro Togni che si è avvalso di un lettore efficace e attento come Claudio Rosa, ha proposto una ricca ed emozionante alternanza di immagini colte nel percorso di vita di Mosca, di letture dalle pagine di quella sua specie di diario degli accadimenti di vita, di canti eseguiti dal Coro Azzurro, di suoni quali l’Ave Verum Corpus mozartiano, eseguiti dal complesso “Ensamble Fiati”.

Nel cuore della serata, alla quale hanno dato un grande contributo alcune delle donne che hanno connotato la vita di Mosca, le figlie Daniela e Lucia, ma anche Doretta Casagranda, Federica Demuzio con il supporto tecnico di Gianni Beordo, Giuliano Beltrami ha voluto rammentare con alcuni ricordi il filo ironico che Mosca ha sempre conservato rispetto agli accadimenti della nostra vita, raccontando con bella speditezza alcuni episodi della epica “trasferta” americana del Coro Azzurro guidato da Basilio.

Il finale di serata è stato ad emozione crescente, con altre pagine dalla musica del grande Mozart, la passione musicale più intensa di Basilio Mosca, dalla quale trasse momenti suggestivi e struggenti della la sua straordinaria storia di vita.

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