“Ho scelto di lasciare tutto per offrire due anni di disponibilità come volontaria. Quello che mi spinge a partire è che mi sento responsabile di quello che accade nel mondo e credo profondamente che la nonviolenza sia la sola via d'uscita, l'unica che ci permette di uscire dai conflitti senza uscirne distrutti a vicenda.

“Mi sento responsabile di quello che credo e voglio cercare di viverlo il più possibile con fedeltà. Credo che la nonviolenza sia il messaggio evangelico di Cristo che ha scelto di prendere su di sé la sofferenza per redimere il mondo e si è rifiutato di difendersi a qualsiasi costo, cioè non a costo di usare la violenza su un altro uomo, che è sempre e comunque mio fratello e figlio di Dio.

“Provo a vivere questo nella mia vita e per ora provo a viverlo nei progetti. Sono tornata ma ho la testa là, spero di tornare presto. Quello che rimane più forte dentro di me è che se io fossi quelle persone non vorrei sentirmi sola e non vorrei sapere che al mondo non interessa quello che mi accade. Credo fortemente che l'umanità possa fare di meglio e voglio dare il mio contributo in questa direzione“.