28 giugno, settant’anni dopo

Settant’anni esatti sono trascorsi dal giorno dell’eccidio nazi-fascista nell’Alto Garda e in Trentino. Era l’alba del 28 giugno 1944. Una ricorrenza ancora oggi molto sentita in Busa. La giornata commemorativa è iniziata alle 8 precise del mattino, in piazza Tre Novembre a Riva, con i lenti rintocchi della Torre Apponale, e con le parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (messaggio letto ai presenti dal sindaco Adalberto Mosaner).

La lunga giornata è poi proseguita negli altri luoghi delle commemorazioni: all’ex cimitero vecchio di Riva, al cimitero del Grez, nella corte interna del municipio ad Arco e infine la tappa più importante in località Gorghi a San Giovanni al Monte, luogo che fu rifugio dei partigiani di allora per quanti riuscirono a scampare al rastrellamento di SS e Gestapo. Lassù il momento più toccante con l’inaugurazione della stele e della targa dedicate ai partigiani dell’Alto Garda, e del nuovo “percorso dei partigiani”, il “sentiero dei Santi”, che i partigiani percorrevano per trovare riparo e per mantenere viva la comunicazione tra le diverse anime del movimento.

A San Giovanni c’erano tutte le principali autorità rivane, arcensi e torbolane, c’erano i gonfaloni e le rappresentanze delle associazioni d’arma, ma soprattutto c’erano molti cittadini a dare il loro silenzioso omaggio al sacrificio di quei ragazzi allora giovanissimi che non si arresero di fronte alla forza dell’occupante. E poi il coro “Castel” che ha sottolineato i momenti salienti della cerimonia con alcune sue canzoni.

“Ricorre oggi l’anniversario del barbaro eccidio perpetrato il 28 giugno 1944 dalle truppe naziste nei territori dell’Alto Garda”, ha scritto nel suo messaggio il presidente della Repubblica. “Alle vittime di quella strage, il cui sacrificio si iscrive nel doloroso percorso di riscatto della dignità nazionale, e alla sofferenza dei loro familiari va il mio partecipe e commosso pensiero. Alla comunità gardesana esprimo profonda gratitudine per l’impegno con il quale tramanda il ricordo dei propri Caduti, confermando che gli ideali che settanta anni fa ne animarono l’azione costituiscono ancora oggi le fondamenta della nostra democrazia”.

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