La Festa di Sant’Apollinare riscopre don Vittorio Speccheri

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E’ dedicata alla figura di don Vittorio Speccheri, parroco di Piedicastello per 40 anni  durante la prima Guerra Mondiale,  l’apertura delle Feste patronali di sant’Apollinare.   

Stasera, alle 21 sul sagrato della chiesa don Vittorio sarà ricordato in un incontro pubblico dall’attuale parroco don Piero Rattin che ai nostri microfoni anticipa alcuni passaggi che raccontano la storia di un prete originale.  Laureato in legge a Vienna, fu accusato di irredentismo e quindi come lo stesso principe vescovo mons. Celestino Endrici fu condannato ad essere internato dapprima a Katzenau e poi confinato nell’abbazia di Schadl presso Linz, non senza aver prima trascorso più di due mesi nelle carceri cittadine. Di Speccheri sono stati scoperti alcuni scritti, sotto forma di diario, che stasera saranno presentati insieme alla proiezione di disposizioni del ministero imperiale della Guerra e delle autorità cittadine, e di foto d’epoca.    

A don Vittorio si devono anche i lavori di risanamento della chiesa provata dalla guerra  a cominciare dalle campane rimosse dalla loro sede per farne cannoni, allo scoppio delle ostilità.  (Ascolta audio qui sotto) 

La Festa patronale di sant’Apollinare si concluderà domenica 20 con la Messa alle 10 e il pranzo comunitario alle 12. Nel pomeriggio: un concorso libero per pittori in erba, tornei di green volley e briscola, balli per bambini e infine un concerto musicale di Artegiovane per “Non lasciare morire la speranza”. Per l’occasione, nel rispetto della tradizione, è stata predisposta una rivista su tutto ciò che fa notizia e vita a Piedicastello: un modo per avvicinare la cittadinanza degli altri quartieri per una festa collettiva aperta a tutte le classi e categorie sociali.

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