Solidarietà internazionale, resta la quota dello 0,25 %

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I lavori in Consiglio provinciale.  Con 24 no (anche del gruppo di minoranza di Progetto Trentino), 7 sì e l’astensione di Walter Kaswalder del Patt – è stato respinto  il disegno di legge di Rodolfo Borga (Civica) per la “Modificazione della legge provinciale sulla solidarietà internazionale 2005, in materia di fondi destinati alle attività di solidarietà internazionale”. Il ddl prevedeva che lo 0,25% non fosse più quota fissa nel bilancio Pat di stanziamento destinato alla solidarietà internazionale, bensì tetto massimo. Il consigliere d’opposizione ha rimarcato che “la quota fissa attuale viene utilizzata dai politici e amministratori della maggioranza per giustificare agli occhi dei propri elettori l’ineluttabilità di stanziamenti, assegnati anche a lontani Paesi dell’Asia, dove l’emigrazione trentina non è mai arrivata”. 

L’assessore competente Sara Ferrari nel suo intervento ha ribadito  che gli sforzi della Giunta vanno proprio nelle direzioni indicate da Borga: per sburocratizzare gli stanziamenti del settore, per assegnarli in trasparenza, per concentrare gli aiuti là dove ci sono i trentini o dove operano i trentini, per ridurre l’entità totale degli stanziamenti (questo deriva automaticamente dal fatto che cala il budget complessivo della Provincia). Si stanno intensificando i controlli sulla bontà dei progetti e delle realizzazioni, coinvolgendo anche consolati e ambasciate. L’assessora ha anche ricordato che lo 0,25% in questione non è quota fissa, ma quota minima per legge: si potrebbe anche destinare di più, ma si è sempre scelto di attestarsi su questo livello d’impegno.

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