Tonino Guerra, artista totale

Un calendario di eventi, quello inaugurato sabato scorso in San Barnaba a Bondo dal Comune in consolidata sinergia con lo Studio d'Arte Zanetti di Bagolino, che ha proposto da subito il “botto” con una proposta culturale d'eccellenza, la mostra-omaggio a Tonino Guerra, “Artista Totale”, poeta, sceneggiatore, scrittore, pittore dalla straripante vitalità, scomparso nella sua Romagna due anni fa, al quale il mondo della cultura “paludata” sta finalmente riconoscendo meriti e qualità.

Gli spazi della chiesa di San Barnaba, per una volta ancora sono divenuti un autentico scrigno d'arte, per la cura e gli allestimenti di Elisabetta, in collaborazione con Luca Volpatti e Luigi Orlotti e grazie altresì all'energia propositiva di Mario Zanetti. E tali rimarranno sino al 28 settembre, con entrata libera e gratuita.

Numerosi gli interventi di introduzione a questa nuova proposta, che hanno voluto esprimere valutazioni ed apprezzamenti non formali per questa innovativa iniziativa che, s'è detto tra l'altro, consente di” “perfezionare una via originale, propria, unica dell'offerta culturale” anche in un territorio non prossimo ai grandi centri, che diviene in questo modo occasione “che richiama creatività, fantasia, libertà, connessione al presente”.

L'attesissimo intervento di Elisabetta Sgarbi, scrittrice, registra e direttore editoriale di Casa Bompiani, ha poi premiato la lunga attesa del folto pubblico presente. Davanti a queste quindici opere, alle numerose ceramiche, alle testimonianze di Tonino Guerra raccolte nella vecchia sacrestia, al cospetto delle sovrastanti immagini di vita del popolare uomo di cultura di Santarcangelo di Romagna – presente anche il figlio Andrea – la Sgarbi ha efficacemente proposto aspetti della complessa personalità di Guerra. Aprendo però con una intrigante affermazione che appare ad ogni passo nelle “corde esistenziali” del poeta romagnolo. “Non esistono le periferie e i centri”, ha detto, “ma tanti centri” ove nascono e si affermano i germogli della cultura e dell'arte.

“Tonino Guerra è stato un poeta epico”, ha detto ancora la Sgarbi, “sceneggiatore di grandi registi italiani, Antonioni, Fellini, Rosi, Monicelli, De Sica, un uomo che è stato 'totale' in tutte le sue espressioni artistiche”. Questi sono stati e sono la poesia e l'arte e la parola di Tonino Guerra. Le sue opere, attraverso l'illustrazione della vita della sua terra, del mondo dei semplici e con l'aiuto della fantasia “tocca oggi la nostra anima” travolta da un presente di angosce e produce un “invito al sorriso”, merce sempre più rara nel nostro tempo.

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