“Umile si espande nel bosco…”

Festa popolare a Kamauz, resa solenne dalla presenza del vescovo, per i 30 anni della chiesetta voluta da mons. Avi

“Umile si espande nel bosco”: la definizione poetica, riguardante la chiesetta di Kamauz in Val dei Mocheni, ci è stata riferita da Mons. Guido Avi, che l'aveva raccolta dalla bocca di don Antonio Schweizer. Dinamico e vivace nei suoi 96 anni (“di tanto in tanto mi telefona “Quello” lassù per avvertirmi che è ora, ma gli rispondo che sono sordo e non riesco a capire…”), mons. Avi non ha mancato di partecipare domenica 27 luglio ai festeggiamenti per il trentesimo anniversario della costruzione della suggestiva chiesetta, un balcone sulla Valle dei Mòcheni, con lo sfondo del Brenta.

Era stato proprio lui negli anni '80 a impostare la realizzazione della chiesetta che era stata chiesta al vescovo dai fedeli di Kamauz in occasione di una visita pastorale di Sartori in Valle. Forte dell'esperienza passata – tra cui la chiesa di Cristo Re a Trento – non ebbe difficoltà a portare a termine l'incarico, grazie al Comune di Frassilongo che concesse l'area, alla Provincia, ad altri enti pubblici, ma soprattutto grazie alla popolazione locale che contribuì con denaro e fatiche personali.

“Fatta la scatola, bisognava riempirla”, ha confidato l'indimenticato “don torta” nel suo intervento a fine messa. “Ma con quali soldi? Mi esposi personalmente acquistando altare, banchi, rosone e quant'altro per una spesa di 12 milioni di lire, facendo poi presente ai fedeli che in qualche modo bisognava saldare il conto. E in ventiquattr'ore gli abitanti della zona coprirono l'intera spesa. Un segno questo della fede, dell'amore per la casa di Dio, della tenacia di un popolo che sa sempre risolvere i problemi non con le parole ma con i fatti concreti”, ha commentato mons. Avi.

Per questo è stata convinta e massiccia la partecipazione della popolazione locale ai festeggiamenti. Con loro i sindaci dei quattro Comuni, il presidente del Consiglio Regionale Diego Moltrer, il comandante della stazione locale dei Carabinieri e il vescovo mons. Bressan che, festeggiato per i 50 di sacerdozio, 25 di vescovo e 15 di arcivescovo di Trento, ha celebrato la messa assieme al parroco don Daniele Laghi che, con l'associazione Avark, è stato l'anima e il coordinatore di tutta la manifestazione.

A tutti il vescovo ha rivolto un grazie per la testimonianza di fede, facendo riferimento anche alla “fede” di Maria nel giorno che ricordava l'incontro con sant'Anna, alla sua piena disponibilità al disegno di Dio e al servizio degli altri. Così come fate voi, ha aggiunto l'arcivescovo indicando gli alpini, i volontari dell'associazione Avark e i vigili del fuoco (con i 30 “allievi” del distretto di Pergine che hanno poi mostrato in piazza tutta la loro preparazione), per i quali ha poi benedetto il nuovo automezzo. Sono tutti esempi di solidarietà, di altruismo, di servizio agli altri, che contribuiscono in maniera determinante alla pace; quella Madonna della pace a cui è dedicata appunto la chiesetta di Kamauz.

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