Nel cuore pulsante di Pergine Valsugana

E’ da sempre il punto di riferimento dell’intera comunità

PERGINE VALSUGANA – Nessuno sa dire quanti anni porti sulle spalle. Qualcuno tempo fa azzardava addirittura quattro secoli, ma più realisticamente si ferma, si fa per dire, a poco più di 200 anni. Che sono comunque una bella età. Parliamo del platano di Pergine, la maestosa pianta che sorge all'imbocco di Viale Dante e Viale Venezia, di fronte alla chiesa dei frati francescani e che oggi si trova al centro della prima rotatoria stradale realizzata a Pergine. Ma è anche, e soprattutto, da sempre il punto di riferimento dell'intera comunità, di tutte le iniziative che coinvolgono in vario modo gli abitanti da sempre. Oggi è il “Tom Tom” per tutti coloro che vogliono darsi un appuntamento in città: visibile da lontano, inconfondibile nella sua grandiosità, centrale rispetto a locali ed enti pubblici vari.

E tale è stato nel corso della storia, anche quella con la “S” maiuscola che è passata da Pergine. Metà della sua vita l'ha trascorsa in terra austriaca e fu lui nel 1896 ad accogliere i primi viaggiatori che erano scesi alla stazione della nuova ferrovia della Valsugana e si erano incamminati verso il centro città allora piuttosto distante: un bel viale costeggiato da alte piante verdi che davano al tragitto un aspetto elegante.

E fu sempre il platano ad accogliere nel 1907 le centinaia di persone che erano arrivate in treno da Trento per manifestare contro il “Volksbund” e sottolineare l'italianità di Pergine.

Il 2 agosto 1914 assistette all'adunata nella vicina piazza Fiera dei richiamati alle armi (600-700 persone) e un anno dopo ebbe l'onore di ammirare dall'alto l'arrivo dell'arciduca ereditario Carlo Francesco Giuseppe che prima passava in rassegna le truppe schierate in piazza Fiera, per arrivare poi al municipio imbandierato dove fu accolto dalle autorità che presentarono “ossequiosi auguri perenne attaccamento alla nostra amata casa imperiale e la ferma fiducia in una gloriosa vittoria”. Infine il 3 novembre 1918 assiste all'ingresso dei primi ufficiali inglesi, avanguardia delle truppe italiane che sarebbero arrivate il giorno dopo.

Da allora il platano ha assistito a vicende meno drammatiche, anche se non tutte piacevoli, assumendo il ruolo di cuore delle attività, dalle innumerevoli sfilate del carnevale, alle celebrazioni civili e religiose, per arrivare qualche anno fa a illuminarsi a Natale con le migliaia di luci accese dalla perginese Miss Italia Claudia Andreatti.

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