Caso Daniza, antropologo Salsa: “Orsi sì, ma non troppi”

>

Continua la “fuga” di Daniza, l’orsa destinata alla cattura sulla base di una delibera della Provincia di Trento, in seguito all’episodio di aggressione ai danni di un uomo in val Rendena. Daniza viene considerata, anche per sue precedenti scorazzate in allevamenti e alveari, orso “problematico”: per questo si aggirava già munita di radio-collare. Ieri lo strumento la localizzava nella zona del lago Serodoli, sopra Campiglio, ma nessuno l’ha fisicamente avvistata. Il suo destino è l’area protetta del Casteller, alla porte di Trento, gestita dall’Associazione Cacciatori, dove già è confinato DJ3, figlio del plantigrado ricercato.

Cresce, intanto, la solidarietà all’orsa. Accanto al piccolo presidio delle associazioni ambientaliste, mobilitate fino a sabato a Trento in piazza Dante, fioriscono i gruppi sui social-network che chiedono di non sopprimere l’animale. A Trentino inBlu la riflessione dell’antropologo Annibale Salsa, presidente del Comitato scientifico dell’Accademia della montagna di Trento:
vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina