La lezione di Kessler e Andreatta per “ri-amare la politica”

L'annuncio a Terzolas, venerdì 29 agosto, del prestigioso riconoscimento a Prodi durante l'incontro, coordinato dall'ex senatore Tarcisio Andreolli, in ricordo di Bruno Kessler e Beniamino Andreatta presente fra i relatori per l'appunto Prodi, insieme con Enrico Letta, entrambi ex presidenti del Consiglio, il banchiere Giovanni Bazoli e l'ex presidente della Pat e parlamentare Lorenzo Dellai, ha riscosso un prolungato applauso. De Gasperi nel 60° anniversario della morte risulta così essere il filo conduttore di un dibattito e di un confronto politico che sembra non invecchiare mai per la presenza sul territorio di militanti, vecchi e nuovi che si ispirano tutt'ora al cattolicesimo democratico, legati fra loro da un'amicizia che né il tempo né la caduta della prima e della seconda Repubblica, sono riusciti a scalfire.

L'appuntamento in valle di Sole, che si è voluto far rientrare nella tre giorni di incontri culturali della Rosa Bianca con il supporto del Margine sul tema “Ri-amare la politica” regge dal 1991, anno del decesso di Kessler, e dopo la morte di Andreatta relatore ufficiale per qualche anno, desta sempre nuovi interessi per i molti aspetti della loro personalità portati alla luce grazie agli scritti, alle intuizioni politiche e alle iniziative e non semplice rimembranza. E' un contadino illuminato solandro, Silvano Rauzi, presidente provinciale degli allevatori, che ha fatto dell'ospitalità in montagna, quella intima, familiare, capace di tradursi in socialità, riunendo big, che si ritengono distanti dalla gente comune. Nella sua baita sopra Malè ha dominato anche in quest'occasione la buona conversazione, la giovialità, il narrare, il ricordare, fra l'aneddotica e il discorso impegnato, che hanno poi pervaso gli interventi rievocativi nella sala del Convento dei Cappuccini. In questo Kessler e Andreatta hanno fatto scuola. Sulle molte digressioni ha prevalso una comune annotazione: “Se il Trentino, (ma si è parlato molto anche di valle di Sole terra di emigranti e di povertà) dalla miseria e dall'arretratezza, dalla contrapposizione e disparità socio-economica, ma anche culturale, tra città e vallate si è trasformato in punto di rifermento, in laboratorio per il Paese, lo si deve a Bruno Kessler e Nino Andreatta, alla loro capacità di ascolto, di confronto e di azione”. E' risultata l'indiretta risposta agli interrogativi dell'assessore provinciale Carlo Daldoss circa il futuro, condizionato da una crisi che mette in scacco tutti i modelli del passato, il quale ha introdotto i lavori con Guido Ghirardini e il presidente della Comunità di valle Alessio Migazzi. Pup, Università, Comprensori, Itc, Pacchetto, pacificazione etnica in regione, sono il frutto della politica lungimirante, della “cultura politica” di un decentramento autonomistico, che come ha detto Dellai oggi è messo in discussione dal centralismo e dallo statalismo per cui si deve guardare all'autonomia come ad una responsabilità in più, senza “nostalgia” evitando di sentirsi cullati in una situazione di rendita, mentre è necessario riflettere, con responsabilità e fiducia, su ciò che si muove e si muoverà nella società.

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