L’attesa del Nordest

In tutto il Nordest c’è grandissima attesa per questa storica visita. Non solo sono comparsi i primi maxi manifesti con la foto di Bergoglio sorridente e la scritta «fratello», «fradi», «brat», in italiano, friulano e sloveno, ma sono anche tutti esauriti i mille posti messi a disposizione per ognuna delle quattro diocesi del Friuli Venezia Giulia e di Capodistria. Papa Francesco arriverà all’aeroporto di Ronchi dei Legionari intorno alle 8.50 e sarà accolto dall’Arcivescovo di Gorizia, monsignor Carlo Maria Roberto Redaelli, assieme alle autorità civili, tra cui il premier Metteo Renzi e la presidente della Regione, Debora Serracchiani.

Seguirà quindi il trasferimento con la «papa mobile» al cimitero austroungarico di Fogliano dove sono sepolte 14.450 salme di soldati che vestivano l’uniforme dell’impero. Qui il Santo Padre entrerà da solo per sostare in preghiera davanti al monumento centrale dove sono tumulati 7 mila soldati ignoti.

Alle 10 il Papa concelebrerà la Santa Messa al Sacrario militare (diretta su Rai Uno), con i Vescovi del Nordest e quelli provenienti dagli ex Paesi belligeranti, con gli ordinari militari e con oltre 200 sacerdoti. Ci sarà dunque la preghiera per i caduti e le vittime di ogni conflitto e, al termine della Messa, Francesco consegnerà una lampada agli Ordinari militari e ai Vescovi presenti da accendersi nelle rispettive Diocesi nel corso delle celebrazioni di commemorazione del primo conflitto mondiale. Al termine della celebrazione eucaristica il Santo Padre ripartirà dunque per Roma e il suo arrivo a Ciampino è previsto per le 13 circa.

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