Consiglio provinciale, le mammografie anche in periferia

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Polemiche e seduta sospesa questa mattina in Consiglio Provinciale. 

Si sarebbe dovuto discutere di sgravi sull’addizionale regionale Irpef e della legge contro l’omofobia, che prevede già 1489 emendamenti, 1200 dei quali sono a firma di Rodolfo Borga, della Civica trentina. Ma gli ostacoli sono arrivati ben prima. In apertura il capogruppo di Progetto Trentino Walter Viola ha chiesto al presidente della Giunta Rossi di riferire in aula sulla questione delle mammografie e della rete ospedaliera, oggetto di continue dichiarazioni alla stampa e di grande interesse per tutta la popolazione. Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino) ha lamentato di poter leggere solo dai giornali la posizione della Giunta ed ha poi polemicamente preso posto di Rossi nello scranno del presidente della Giunta. A questo punto il presidente Bruno Dorigatti ha sospeso la seduta e convocato i capigruppo.

I lavori sono ripresi nel pomeriggio ed il Consiglio ha approvato una risoluzione unitaria (sintesi tra quella presentata dalla minoranza in mattinata e dalla maggioranza alla riapertura dei lavori) che prevede di informare maggiormente il Consiglio sul progetto che interessa la rete ospedaliera e il miglioramento della qualità della diagnostica ponendo l’obiettivo del mantenimento del servizio negli ospedali periferici.

Risoluzione che è stata approvata con 26 voti a favore e un astenuto, Manuela Bottamedi.

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