“La lana? Un’opportunità”

Prosegue il progetto dell’Ecomuseo Valsugana con l’obiettivo di recuperare e riproporre l’antica filiera della lavorazione laniera

Si avvicina il tempo della transumanza delle greggi verso le pianure lungo le antiche vie d’acqua. E ritorna in Valsugana l’appuntamento, dopo la prima fase primaverile, con “Adotta la lana” per riprendere il filo del progetto dedicato alla tosatura, lavaggio, cardatura e feltratura della lana.

Giovedì l’incontro pubblico sulla pecora e la lana, con approfondimento dei progetti in corso (recupero della pecora Lamon e valorizzazione tematica della Via Claudia Augusta Altinate) e di vari aspetti culturali, storici, etnografici, paesaggistici. Spazio poi ad una serie di laboratori tematici presso l’Antica Latteria Sociale della frazione Tomaselli di Strigno.

L’iniziativa parte dall’Ecomuseo Valsugana – Dalle sorgenti di Rava al Brenta con il pool “Lana Pulita” composto da appassionati, accademici, esperti e addetti al ciclo completo per la sua lavorazione secondo tecniche tradizionali locali come l’allevamento degli ovini, la tosatura, il lavaggio, la cardatura, la filatura e la lavorazione del prodotto in modo completamente naturale.

“L’obiettivo è quello di recuperare e riproporre l’antica filiera della lavorazione laniera che per secoli è stata un pilastro dell’economia locale e ha influenzato lo sviluppo della civiltà contadina”, ricorda il portavoce dell’Ecomuseo Attilio Pedenzini. In passato la lana era infatti una risorsa in grado di muovere l’economia di intere regioni: ora, per le imprese zootecniche, si è trasformata in un peso di cui disfarsi svendendolo o addirittura trattandolo come rifiuto speciale.

“Realizzare una filiera della lana per la zona della Valsugana può costituire un’interessante opportunità per riuscire a mantenere attivo quel piccolo ma significativo artigianato locale femminile che caratterizza per cultura il nostro territorio di montagna”, sottolineano Lucia D’Amato e Stefano Mayr.

Giovedì 2 ottobre il primo appuntamento a Strigno: dalle 20.30, nella sala riunioni della canonica, si parla della pecora e della lana con Antonio Raschi, Federico Bigaran e Stefano Mayr della Libera Associazione Malghesi e Pastori del Lagorai. Per quanto riguarda i laboratori, invece, le iscrizioni si raccolgono presso la biblioteca “Albano Tomaselli” di Strigno (0461.762620) al costo di 15 euro per ogni partecipanti (massimo 25).

Quattro le serate in programma: giovedì 16 l’appuntamento è con Lucia D’Amato e “Nunofeltro con lana locale” per trasformare il feltro ottenuto dalla lana tosata a Maso Latini. Il 6 novembre, sempre a partire dalle 20.30, Giovanna Zanghellini insegnerà come utilizzare le piante e i frutti per colorare la lana cardata e i filati con Lucia D’Amato che, una settimana più tardi, terrà un incontro per mostrare la lavorazione del copricapo a cono utilizzato dai pastori e la sua rielaborazione moderna come cappello per proteggere il capo dal calore eccessivo della sauna. L’ultima serata è in programma il 20 novembre: Lorenza Dalma parlerà dei passaggi che portano dalla lana cardata alla creazione del gomitolo di lana.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina