Nel 1964 venne posata la prima pietra per la costruzione della chiesa dei santi Filippo e Giacomo. Per Zambana essa segnava anche la rinascita delle comunità dopo rovinosa frana del 1955. Domenica scorsa si è fatta festa per il 50° con Vigili del Fuoco, alpini, giovani dell’oratorio “Don Bosco” e l’associazionismo locale riunito per la Messa concelebrata dal parroco don Tiziano Filippi insieme ad alcuni precedenti parroci e l'Arcivescovo: “La festa di oggi – ha ricordato nell'omelia mons. Bressan – significa essere comunità nella gioia perché il Signore vuole la gioia”.
“Un cuor solo e un’anima sola”, lo slogan della giornata scelto da don Tiziano per esprimere la volontà della comunità parrocchiale di Zambana di sentirsi davvero una famiglia. Se essere comunità significa collaborare e aiutarsi reciprocamente, lo hanno dimostrato le famiglie, il gruppo dell’oratorio e la Pro loco preparando al termine della celebrazione un momento di festa per tutti. Al vescovo Bressan è stato donato un crocifisso mentre i bambini della catechesi hanno consegnato ai sacerdoti presenti una candela, simbolo della luce sui passi del cammino da cristiani. La celebrazione è stata accompagnata dalla banda sociale di Zambana e dai tre cori del paese: il coro parrocchiale, il coro giovanile e il piccolo coro delle briciole. “E’ stata una festa sentita da tutti” ha sottolineato Albino Sartori, presidente dell’oratorio. Per l'occasione, da vedere i recenti restauri all’interno della chiesa: la statua della Madonna e di San Giuseppe con il Bambino Gesù. Il presidente del consiglio pastorale, Fabio Gasperi ha ringraziato il vescovo don Luigi Bressan per aver condiviso questa importante ricorrenza.
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