La comunità accoglie don Walter Sommavilla

A tre settimane dal commosso saluto che la comunità arcense ha voluto riservare a monsignor Luigi Amadori, parroco e poi decano ad Arco per 16 anni, è già il momento di accogliere la nuova guida della comunità parrocchiale che farà il suo ingresso ufficiale in città e in Collegiata domenica 19 ottobre. Il nuovo parroco, come noto, è don Walter Sommavilla, giovane sacerdote di 44 anni, proveniente dall’Unità pastorale Madonna del Lares, che ha guidato per 14 anni.

C’è da esser certi che così come avvenuto a fine settembre, tutta la città si mobiliterà per essere in piazza e partecipare all’evento. A salutare monsignor Amadori c’erano le migliori espressioni dell’associazionismo arcense, oltre ovviamente ai rappresentanti delle istituzioni locali e delle altre parrocchie altogardesane. Una festa ricca di commozione nella quale gli arcensi hanno cercato di trasmettere a don Luigi il senso di una vicinanza durata più di tre lustri, accompagnandolo simbolicamente verso il suo nuovo incarico, in quel di Avio.

Ora si riparte. La cerimonia di benvenuto per don Walter Sommavilla è prevista domenica per le 15 nella grande chiesa Collegiata di Arco, con l’ingresso del nuovo pastore chiamato a guidare le parrocchie di Arco e San Giorgio.Alla presenza del delegato dell’Arcivescovo, monsignor Giovanni Binda, decano di Riva del Garda, accanto a molte autorità civili e molti sacerdoti e religiosi locali, l’accoglienza di don Walter è prevista alle 14.45 nella piazzetta di San Giuseppe all’estremità settentrionale della centrale via Segantini. Alle 15 seguirà il saluto del sindaco Alessandro Betta sul sagrato della Collegiata e a seguire la santa messa solenne, nel corso della quale ci sarà la “consegna delle chiavi” della nuova parrocchia, accanto ad altri momenti liturgici importanti accompagnati dal coro dei giovani.

A seguire in piazza delle canoniche il momento in cui fedeli e arcensi potranno incontrare il nuovo parroco, col “brindisi di benvenuto” dedicato a don Walter proprio ai piedi della “sua” nuova chiesa, la Collegiata.

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