Ventiquattr’ore in acqua per la donazione

Alla piscina di Gardolo (Trento) nel fine settimana (dalle ore 19 di sabato 18 alla stessa ora di domenica 19 ottobre) si è svolta la sesta edizione della “staffetta della solidarietà”, la 24 ore di nuoto organizzata dall’Aido (Associazione italiana per la donazione di organi), dall’Avis comunale di Trento (Volontari italiani sangue) e dall’Admo (Associazione donatori midollo osseo).

Quest'anno sono stati ben 741 i frazionisti che si sono alternati nel corso delle 24 ore della manifestazione, percorrendo in totale 3.272 vasche e passandosi l'ideale testimone della solidarietà. Scopo dell'iniziativa, che ha avuto il patrocinio del Comune di Trento e dell'Azienda sanitaria provinciale, oltre che il contributo delle Casse rurali trentine e della Cassa rurale di Trento, è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica promuovendo la cultura della donazione e in particolare la donazione di sangue, degli organi e del midollo osseo.

Tra i tanti che si sono alternati in vasca, meritano una citazione il primo frazionista, Claudio Tait, trapiantato di midollo osseo, e Loris Puleo, trapiantato di rene. A dare il via c’era il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, che non celava la preoccupazione per il suo assessore Italo Gilmozzi, sceso in acqua sotto lo sguardo divertito della campionessa di tuffi Francesca Dallapè, testimonial della manifestazione, e per l’altra assessora, Maria Chiara Franzoia. In acqua si sono alternati campioni come Andrea Toniato, Renè Gusperti, il trentino Giordano Benedetti (campione italiano assoluto degli 800 metri). Nel corso della lunga nottata si è distinto Matteo Mazzaretto, che ha percorso 338 vasche per una lunghezza complessiva di 8 chilometri e mezzo.

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