“Fare insieme per vivere come in un unico gregge”

Sono state parole piene di gioia ed entusiasmo quelle scelte da don Luigi Benedetti per salutare le autorità e i fedeli il giorno del suo insediamento nelle tre comunità di Calavino, Lasino e Castel Madruzzo.

Subentrato a don Giuseppe Cattoni, il nuovo parroco è stato accolto domenica 26 settembre nella parrocchiale di San Pietro a Lasino dal decano don Roberto Lucchi a nome dell’arcivescovo Luigi Bressan e dai sindaci Oreste Pisoni ed Eugenio Simonetti, i primi sul sagrato ad esprimere un caloroso benvenuto a nome delle rispettive amministrazioni.

Monsignor Giuseppe Grosselli, don Renato Scoz e don Silvio Benedetti, fratello di Luigi, ne hanno accompagnato l’ingresso fino al presbiterio dal quale il decano ha reso lettura del decreto di consegna del nuovo servizio pastorale affidato. Sono seguiti i riti esplicativi della missione pastorale: la consegna delle chiavi della chiesa simbolo del conferimento della comunità ecclesiale, il fonte battesimale, gli oli sacri e il Lezionario.

“Non ho accettato facilmente questo nuovo incarico”, le prime parole, rotte dall’emozione, di don Luigi. “Non è stato un sì detto a cuor leggero. D’altra parte la Chiesa ha bisogno di tutti noi e spero che anche voi risponderete volentieri e generosamente agli appelli e saprete accogliere con entusiasmo le nuove modalità di fare comunità, da Calavino a Vigo e viceversa”.

Il nuovo parroco ha poi auspicato la prosecuzione e il consolidamento di una stretta collaborazione tra parrocchie, divenute sette sommando quelle di Cavedine, Vigo, Brusino e Stravino, di fronte a una sfida che si preannuncia stimolante, ma indubbiamente impegnativa. Ecco allora che una rappresentante del consiglio pastorale interparrocchiale s’è soffermata sulla coesione necessaria alla nuova Unità pastorale e sul programma “da fare insieme per vivere come un unico gregge”.

Esortando il popolo di Dio all’impegno ecclesiale a favore di una nuova evangelizzazione, nel pensiero di don Lucchi la nuova realtà pastorale sarà motivo di maturazione, ora che si sono rese necessarie importanti novità nel decanato di Calavino dovute a cambiamenti che si inseriscono nella necessità di adesione ad un progetto di coordinamento del servizio pastorale della diocesi. “Sentiamo spesso parlare di urgenze di annunciare il Vangelo, ma non lo può fare soltanto il sacerdote; è compito di ogni battezzato”.

Camminando insieme, i paesi della valle desiderano annullare qualsiasi distanza insensata e abbattere ogni sterile divisione. Così facendo “la Chiesa rimane un segno di speranza e di salvezza per il mondo”.

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