Pergine, Amnu e Stet verso una sinergia operativa

Rendering della piattaforma di Amnu a Ciré (Pergine)
L’anno che si chiude ha portato ai cittadini di Pergine una serie di notizie che hanno fatto emergere un sostanziale cambio di rotta in due fondamentali enti pubblici (sono Spa ma a totale capitale pubblico) quali Stet e AMNU. In pochi mesi è stata data notizia di una sinergia operativa tra le due società, con la condivisione del direttore Roberto Bortolotti, l’utilizzo di un unico server per le operazioni informatiche, un bando unificato per un progetto finalizzato al risparmio di materia, energia e acqua in 51 scuole dell’Alta Valsugana, l’apertura di un unico sportello unificato al Platano, la riduzione delle tariffe da parte di Amnu per il servizio rifiuti urbani.

Operazioni tutte che sembrano autentici miracoli agli occhi di un cittadino abituato a muoversi (con le consuete “code”) tra più uffici per avere risposta ad un problema e a sopportare annuali rincari di servizi che quasi mai offrono in cambio qualcosa in più. Come mai questo “miracolo”? L’abbiamo chiesto ad Alessandro Dolfi, da un paio d’anni presidente di Amnu Spa.

Alessandro Dolfi, presidente di Amnu Spa

“Nessun miracolo. Semplicemente io, come la presidente di STET, Manuela Seraglio Forti, sono un tecnico e come tale ho quale obiettivo principale il miglioramento complessivo del servizio a favore del cittadino e non il consenso dello stesso. Ciò implica tra l’altro anche scelte talvolta difficili, che toccano interessi di qualcuno, ma che vanno fatte proprio per raggiungere il ‘bene comune’ e non quello di qualche categoria o settore economico. E per raggiungere questo obiettivo mi sono concentrato su tutti i tagli possibili e la riorganizzazione del servizio; interventi che hanno incontrato anche qualche perplessità, ma che, opportunamente condivisi, hanno convinto tutti i collaboratori che hanno dato il massimo di sé; oggi posso dire di poter contare su un’ottima struttura organizzativa”.

Interventi che hanno portato concretamente ad una riduzione delle tariffe che calano del 4,6% nel 2014 (riduzione del 9% della quota fissa e del 2,2% di quella variabile) e del 5,2% nel 2015. Con la prospettiva di ulteriori miglioramenti. Un obiettivo che sarà possibile anche grazie alla realizzazione della “piattaforma” per la raccolta differenziata al Ciré, che consentirà lo stoccaggio momentaneo dei rifiuti che poi verranno indirizzati con carichi completi verso le destinazioni previste per lo smaltimento. Si è ormai a buon punto e a primavera ci dovrebbe essere l’appalto dell’opera (circa 5,5 milioni), finanziata dalla Provincia che poi l’assegnerà in gestione ad Amnu, che indicativamente potrebbe entrare in funzione nel 2016 e che prevede anche quella “bretella” stradale che migliorerà il traffico sulla strada per Ciré.

Potrebbe costituire quella chiusura del cerchio che consentirà di migliorare ulteriormente un servizio che i dati confermano già ottimale: la raccolta differenziata, a fine ottobre, è salita ad oltre l’80% con un incremento di più di un punto percentuale. Livello che pone Amnu ai vertici nazionali, come confermato dai molteplici premi arrivati dall’iniziativa “Comuni ricicloni” e recentemente dal primo premio nazionale di 20 mila euro concesso da Centro Raee (rifiuti apparecchi elettrici e elettronici) ad Amnu (al 9° posto Dolomiti Energia). Complimenti ad Amnu e al suo presidente. “Faccio il presidente, non sono il presidente”, conclude Alessandro Dolfi con la sua profonda filosofia imprenditoriale.

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