Educazione ambientale con un focus sui cambiamenti climatici

>

“Se l’educazione da sola non può trasformare la società, non sarà senza di lei che la società cambierà”. Questa frase del pensatore brasiliano Paulo Freire ha fatto eco in un evento promosso da varie agenzie internazionali del sistema delle Nazioni Unite, come l’UNICEF e l’UNESCO, durante la Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, la COP20. L’obiettivo è stato non solo discutere l’educazione ambientale con particolare attenzione al cambiamento climatico, ma anche condividere i progetti in corso in paesi come Brasile, Zambia e Vietnam, tra gli altri.Pertanto, i partecipanti hanno mostrato come l’educazione ambientale deve essere fatta in tutte la gamme di età, siano bambini, giovani o adulti, e negli ambienti più vari come scuole, associazioni di comunità ed istituzioni.

Per conoscere il progetto dello Zambia, è stata condotta una videoconferenza con Bringhton Kaoma, uno dei giovani formati dal progetto, che fa il moltiplicatore nella comunità. Nel suo discorso, lui ha sottolineato che “il cambiamento climatico è già una realtà in Zambia, con i necessari adeguamenti, quindi l’educazione ambientale è estremamente importante per coscientizzare ed instruire la gente.”

Un progetto che ci ha attirato l’attenzione è stato svolto dall’UNESCO in Brasile. L’idea è quella di lavorare l’educazione ambientale con un focus sui cambiamenti climatici nelle scuole, come tema trasversale. Pertanto, è necessario formare gli insegnanti provenienti da diversi settori, di forma a che agiscono in sinergia con altre discipline. Il progetto pilota di formazione degli insegnanti si è tenuto nella città di Itajaí, Santa Catarina. Abbiamo parlato con Mariana Alcalay, che ci ha spiegato come l’iniziativa è stata fatta.

Come il progetto è stato realizzatoin Brasile?

– Abbiamo iniziato questo progetto su cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile per gli insegnanti, che è stato realizzato in Itajaí, a causa di frequenti inondazioni. Si tratta di un progetto pilota. Abbiamo qualificato 100 insegnanti di scuole pubbliche in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e il Dipartimento Comunale della Pubblica Istruzione. Abbiamo cercato di fare questa formazione a tutti i livelli, sia scuola materna, elementare o media. Abbiamo lavorato anche con i coordinatori delle scuole e con persone del Dipartimento, in modo di impostare un progetto che coinvolgessi a tutti. Il corso prepara gli insegnanti e fornisce strumenti in modo che loro possono presentare il tema in aula. Partecipano insegnanti di scienze, di portoghese, di sport, di lingue e delle arti, per affrontare la questione in modo multidisciplinare e diventare moltiplicatori. Riteniamo che il cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile siano questioni trasversali che devono essere trattate in tutte le aree.

Il Ministero avrebbe l’intenzionedimettere i contenutisu base permanentenel curriculum?

– Sì, ma siamo ancora in fase di discussione. Il Ministero è molto interessato e ci ha sostenuto. Nel prossimo anno, inizieremo l’attuazione in tutta la città di Itajaí. Ma siamo in trattativa con il Ministero della Pubblica Istruzione per espanderlo a livello nazionale, in un progetto che comprenderebbe altri temi ed altri corsi.

Ci sono possibilità di partecipazione di nuove scuole interessate nel progetto?

– Chi fosse interessato, può mettersi in contatto. In generale, l’UNESCO attua in collaborazione con i Dipartimenti Comunali, senza la possibilità di un accordo individuale e diretto tra la scuola e l’Unesco, ma solo attraverso i Dipartimenti Comunali di Istruzione.

Daniele Savietto

Luiza Winckler

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina