I trentini e l’anima

Politici, musicisti, artisti ed educatori esprimono il loro punto di vista su questa realtà misteriosa

L'artista Elena Fia Fozzer parla dell'anima dell'arte come “impalpabile nutrimento di spazi mentali”. Il naturalista Stefano Cavagna osserva che c'è “un anima della natura che emerge dalla natura stessa”. Il cantante Alessandro Mosna vede “nel connubio che congiunge parola e suono, sentimento ed espressione della melodia creata dall'autore quel quid che si può chiamare musica”.

Nessuno, finora, aveva scritto del rapporto fra i trentini e la loro anima. Nel libro “Anima: emozioni e sentimenti” presentato venerdì scorso alla Sala Rosa della Regione questa ricerca è affrontata da Gianna Santoni, infermiera professionale, trentina d'adozione, partita dalla sua esperienza di assistenza ai malati terminali per entrare dentro questa realtà misteriosa attingendo ad una cinquantina di voci diverse, dai politici agli artisti; “senza pretese letterarie” ma nella convinzione-conclusione che – spiega l'autrice – l'anima è sempre IN noi, durante tutto l'arco della vita, ma attende di ESSERE NOI, dopo la nostra morte, destinata com'è alla beatitudine in un luogo eterno, dove tutto è felicità e benessere”.

Il volumetto impreziosito da amici e parenti (la grafica in chiaroscuro di Antonio e Michelangelo, le ceramiche di Daria cotte nel forno da Mariarosa) è dedicato a tutte le famiglie, ma è soprattutto un curioso regalo per il marito Ferruccio in occasione delle nozze d'oro (auguri!) con tanto di dedica presa a prestito da Papa Francesco: “permesso, scusa, grazie”. Come assaggi di una lettura che porta lontano, abbiamo estrapolati alcuni pensieri…con l'anima.

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