Appello al Papa: “Serodoli resti Serodoli”

Un gruppo di volontari di Sezioni Sat delle Giudicarie hanno partecipato domenica 9 novembre alla preghiera dell'Angelus di Papa Francesco in piazza San Pietro e nel pomeriggio alla prima Giornata della custodia del creato della Diocesi di Roma.

Il Papa si è soffermato sul tema ambientale sottolineando la responsabilità del singolo e delle comunità, riprendendo la dottrina sociale della Chiesa che indica la necessità di un giusto ed equo utilizzo delle risorse secondo il principio della destinazione universale dei beni. Una giornata intensa nella quale hanno potuto confrontarsi ed allargare l'orizzonte delle proposte per uno stile di vita “leggero”.

La piazza Santi Apostoli, a due passi dal Colosseo, è stata animata da stand espositivi e laboratori educativi per aiutare a conoscere e a interagire con nuovi modi di vivere fondati sulla qualità delle relazioni umane, sul rispetto dell’altro e dell’ambiente. Il pomeriggio è stato dedicato al dibattito, moderato dalla conduttrice tv Lorena Bianchetti. Sono interventi tra gli altri il vescovo Mario Toso, segretario del Pontitificio Consiglio della Giustizia e della pace, padre Adriano Sella, coordinatore della rete interdiocesana “Nuovi stili di vita” e l’economista Leonardo Becchetti, docente all’università di Tor Vergata. Spettacoli con musiche e danze delle comunità etniche, in abito tradizionale di Romania, Ucraina, India, Sri lanka, Filippine, Bolivia, Perù, Ecuador, un coro di afro-italiani.

La questione che sta a cuore ai satini e a molte persone in questo periodo riguarda gli impianti e piste che potrebbero essere realizzati nella zona di Serodoli, sopra Madonna di Campiglio, se inseriti nel Piano territoriale della Comunità di Valle. I satini hanno colto l'occasione per presentarla anche a Roma attraverso l'esposizione di un grande poster con il testo “Serodoli resti Serodoli. Francesco pensaci tu”, posto sotto l'obelisco al centro di Piazza S. Pietro.

Molte le persone che si sono interessate alla questione, oltre alle numerose che hanno potuto apprezzare questo ambiente naturale nel corso del presidio organizzato dal comitato spontaneo durante l'estate con una permanenza di un paio di mesi con una tenda presso il lago Serodoli. Come fatto presente in incontri e dibattiti pubblici: in questa zona sono presenti numerose falde acquifere. Intaccarla significa mettere in pericolo il bene comune costituito dall'acqua. “Si vorrebbe un no per poter dire tanti sì. No a nuovi impianti e piste per poter continuare a fruire dell'integrità di quest'area per escursioni immersi in una natura incontaminata”.

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