Intervento 19, un ponte per il lavoro che nelle Giudicarie funziona

Tione nello scatto di Gianni Zotta
È scaduto a fine anno il termine per inoltrare all’Agenzia del Lavoro domanda di occupazione temporanea nell’ambito dei lavori socialmente utili, il cosiddetto “Intervento 19”. I dati aggiornati non sono ancora disponibili ma, secondo quanto rilevato dalla dottoressa Rosanna Parisi, responsabile del Centro per l’Impiego di Tione, “tutte le tipologie di richiedenti lavoro sono in aumento in relazione alla generale crisi occupazionale tuttora in atto”.

Sono invece noti e consolidati i numeri relativi agli occupati grazie alle iniziative di Intervento 19 sul territorio delle Giudicarie per l’anno appena trascorso. Secondo quanto comunicato dall’Agenzia del Lavoro, attraverso una rilevazione dell’assistente sociale Sebastiano Castelli, i progetti attivati nel corso del 2014 nell’ambito della Comunità di Valle delle Giudicarie sono stati venti, permettendo l’assunzione di 230 lavoratori disoccupati.

Nell’ambito dei lavoratori in cerca di lavoro da più di dodici mesi e di età superiore ai 35 anni, coloro che hanno trovato una occupazione temporanea sono stati 28 a part-time e 16 a tempo pieno; tra i disoccupati da più di 3 mesi con età superiore ai 50 anni gli assunti a tempo parziale sono 26, quelli a tempo pieno 31. Nell’ambito dei disoccupati invalidi, sono stati avviati al lavoro 12 persone a part-time e 9 a full time.

Tra i disoccupati rimasti tali in quanto “soggetti a processi di emarginazione sociale o portatori di handicap fisici, psichici o sensoriali”, sono stati invece assunti 33 lavoratori a part-time e ben 50 a tempo pieno. Alle categorie descritte vanno aggiunti infine 19 capisquadra e 6 lavoratori con disabilità superiore all’80%, individuati ed avviati al lavoro dal Centro per l’Impiego di Tione.

Al di là dei numeri che pure hanno un certo rilievo dal punto di vista occupazione e sociale, il principio che sottende il complesso di norme e di interventi, confermati dalla giunta provinciale con propria delibera in materia del 29 luglio 2011, rimane quello della centralità del lavoro per valorizzare la persona, attraverso il mantenimento delle capacità lavorative ma anche la crescita e la formazione delle competenze di base, quale “ponte” verso il mercato ordinario del lavoro. In questo, va detto, “Intervento 19” costituisce tuttora un esempio virtuoso.

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