Fai, attivo un gruppo di giovani in Val di Fiemme

Il gruppo di giovani che ha dato vita alla sezione del Fai della Val di Fiemme
L’amore e la tutela per il bello del “Fondo Ambiente Italiano” arrivano anche in Valle di Fiemme. Venerdì scorso, nella splendida cornice del palazzo della Magnifica Comunità a Cavalese, è stato presentato il gruppo FAI Val di Fiemme, nato su proposta della delegazione di Trento. Si tratta di un gruppo molto giovane e motivato composto da Alice Zottele, Michele Facchin, Francesca Dagostin e Roberto Daprà, quest’ultimo referente del gruppo.

Tutto era nato nella primavera del 2013, esattamente il 22, 23 e 24 marzo quando Cavalese aveva partecipato all’evento “Giornate FAI di Primavera” esponendo il meglio dei suoi tesori d’arte: la pieve di Santa Maria Assunta, il convento dei Francescani, la biblioteca Muratori e, ovviamente, il palazzo della Magnifica. L’iniziativa aveva avuto molto successo registrando un numero inatteso di visitatori. Di qui l’idea di formare un gruppo FAI anche in Valle di Fiemme, proposta caldamente sollecitata dalla delegazione di Trento.

“La Magnifica Comunità è davvero grata a questo manipolo di giovani che si sono prestati a svolgere un ruolo così importante”, ha detto nel suo saluto il regolano Carlo Zorzi. “Per questo abbiamo messo a disposizione il palazzo storico della Comunità come sede del neo formato gruppo”. Sergio Finato, assessore alle attività culturali del comune di Cavalese, ha sottolineato l’importanza di aver accolto nel 2013 l’iniziativa del FAI grazie alla fattiva collaborazione tra i vari enti culturali del paese, mentre il vicesindaco Michele Malfer ha ricordato il ruolo giocato dalle scuole locali in precedenti iniziative del settore.

Il Palazzo della Magnifica Comunità di Cavalese

Roberto Daprà a nome del gruppo ha spiegato l’origine dell’iniziativa facendo riferimento alle fruttuose giornate di primavera del 2013. Ha ricordato come l’Italia sia un paese ricco dal punto di vista culturale, in possesso di una risorsa importante da rendere viva proprio in un momento di crisi prolungata. Il suo intervento si è concluso con una nuova sfida. “Nel momento in cui si costituisce un gruppo FAI in Valle di Fiemme, intendo passare un ideale testimone alla vicina Fassa, magari all’Istituto culturale ladino, affinché si costituisca un nucleo anche in quella valle, che raccoglie testimonianze importanti dal punto di vista architettonico e culturale”.

Pieno di entusiasmo l’intervento di Giovanna degli Avancini, presidente regionale per il Trentino che ha voluto ricordare come il neo formato gruppo di Cavalese può contare su una delle più belle sedi del FAI di tutta Italia. La presidente ha sottolineato inoltre il ruolo importante ricoperto dal FAI, fondato nel 1975 e diventato uno degli enti più prestigiosi impegnati in Italia per la conservazione dei beni culturali. Prossimamente uscirà nelle edicole per il gruppo RCS una guida per “viaggiatori curiosi” (tiratura di 40 mila copie) in cui trova posto anche il palazzo della Magnifica Comunità di Cavalese.

Dopo i discorsi ufficiali e la parte protocollare, il curatore Michele Facchin ha guidato i presenti in visita alla mostra “Pieve: il tesoro ritrovato” che raccoglie le immagini del lungo lavoro di restauro dopo il furioso incendio del 2003 e delle numerose suppellettili conservate nell’edificio sacro.

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