Omofobia, il ddl torna in aula

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I lavori in aula del Consiglio provinciale di Trento. Una lunga tornata che vede il  5 febbraio la ripresa della  riprende la discussione del disegno di legge sull’ omofobia  nato da un’iniziativa popolare (con settemila firme) e da un secondo testo di Civico del Pd , che propone l’introduzione di norme contro le discriminazioni per l’orientamento sessuale..  

Si riprende (senza contingentamento dei tempi) esattamente da dove il dibattito era stato sospeso, ossia dall’esame del primo articolo del testo. Lo scorso settembre a questo disegno di legge – accompagnato da 1500 emendamenti, con cui le minoranze intendono fermamente impedirne l’approvazione – sono già state dedicate sette giornate di lavoro, domenica inclusa, con la bocciatura tra l’altro di 14 ordini del giorno collegati. Ora si ricomincia e la previsione è quella di un rinnovato muro contro muro, tant’è che giovedì 5 febbraio i lavori sono programmati dalle ore 15.00 “fino a conclusione dell’ordine del giorno”, con previsione di una riunione dei capigruppo per concordare l’eventuale proseguimento del dibattito nei giorni successivi.

Prima della discussione del ddl contro l’omofobia all’ordine del giorno si discute   e vota il disegno di legge firmato da  Lucia Maestri e dall’intera V Commissione, che disciplina la partecipazione della Provincia alla formazione e all’attuazione del diritto europeo, i rapporti interregionali e la cooperazione territoriale.  Sul testo le opposizioni hanno già depositato 700 emendamenti.  

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