Villa Lagarina, un corso per conoscere meglio lo zafferano

La produzione dello zafferano in un’organizzazione di commercio equosolidale
Lo chiamano anche “oro giallo”, ma tutto lo conoscono come lo zafferano. Una pianta che può crescere anche in Trentino, nonostante i suoi principali produttori siano di ben altre latitudini: l’Iran, l’India, la Spagna.Ogni anno l’Italia importa 30 milioni di euro di questa spezia, che viene consumata sempre di più, e sulla quale la Comunità di Valle e il comune di Villa Lagarina stanno cercando di investire. In primis attraverso l’organizzazione di un corso di una giornata, organizzato da “Zafferanami”, in cui si potrà conoscere tutto di questo fiore. Dai segreti della coltivazione in tutte le sue fasi, alla scelta e alla preparazione del terreno, agli aspetti economici utili per chi voglia cimentarsi con uno “zafferaneto” da reddito.

In Trentino sono solo quattro le aziende agricole che producono questo fiore: “Quest’iniziativa promuove un tipo di coltivazione sostenibile che può valorizzare terreni marginali o abbandonati, fornendo opportunità di reddito e rappresentando un’occasione anche per i giovani”, spiega Marcello Benedetti, assessore all’agricoltura della Comunità.

Rosaria Manica, a Castellano, lo coltiva già da un po’ e ha iniziato questa esperienza da neofita. “Ho un piccolo podere in zona, rimasto per anni incolto”, racconta. “Ho deciso così di valorizzarlo trasformandolo in parte in orto e in parte piantando cormi di zafferano. Non sapevo tuttavia se il terreno in cui andavo a piantare era adatto, mi incoraggiava il fatto però che in Abruzzo e in Marocco lo zafferano crescesse ad altitudini simili e che di per sé la pianta fiorisse solo ai primi freddi autunnali. E così i primi fiori sono iniziati a sbocciare”.

Il corso che sarà organizzato a marzo è rivolto a tutti ma prioritariamente agli iscritti all’Albo provinciale delle imprese agricole della Vallagarina, ed è tenuto da due coltivatori di zafferano, Dario Galli e Guido Borsani. Si svolgerà sabato 21 marzo, dalle 9.30 alle 17.30, a Palazzo Libera di Villa Lagarina. La partecipazione è a numero chiuso, massimo 20 persone, e occorre iscriversi entro il 13 marzo, rivolgendosi allo Sportello ambiente del Comune. Il costo è di 25 euro e comprende un contributo per i materiali didattici e il pranzo con assaggi a base di zafferano. Per info: SportelloAmbiente@comune.villalagarina.tn.it

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