Venti di cambiamento

Il servizio al prossimo, il protagonismo dei laici nella guida delle parrocchie, l’impegno nella società, le esperienze ecumeniche… un sinodo nel segno di Francesco

Bressanone – Due sessioni consecutive del Sinodo diocesano (30-31 gennaio e 6-7 febbraio) per approvare dieci dei dodici documenti predisposti dalle commissioni nel corso dell’anno passato. Dibattito aperto non privo di momenti carichi di emotività. Tuttavia, secondo la segreteria del Sinodo, “è chiara la risposta che emerge in modo trasversale a tutti i dibattiti e tutte le decisioni: l’uomo è la via del Sinodo e quindi della Chiesa locale. Essa vede il suo mandato nello stare vicino alle persone nelle gioie e nelle speranze, nelle difficoltà e nelle preoccupazioni della vita. Da questo mandato nascono anche domande critiche sulle strutture abituali, sulle norme e le dottrine tradizionali. La via del rinnovamento può quindi essere un cammino faticoso, ed anche questa esperienza ha segnato il lavoro dei sinodali”.

Ha raggiunto la ribalta nazionale la trattazione dei cosiddetti “temi “sovradiocesani”. Fin dall’inizio il vescovo Muser aveva chiesto che non ci fossero “temi tabù”, chiarendo peraltro che su questi argomenti non si sarebbe potuto decidere nulla, ma solamente trasmettere a Roma i contenuti del confronto. Del resto è proprio Roma, in questi anni, a chiedere ripetutamente alle diocesi di esprimersi su temi delicati come la famiglia. Si è dunque parlato, nelle commissioni e nel plenum, di celibato obbligatorio, dell’ammissione delle donne al sacramento dell’ordine e al diaconato, della comunione ai divorziati risposati e dell’amministrazione dell’unzione degli infermi da parte di laici incaricati. Una grande maggioranza dei sinodali si è espressa con chiarezza per un cambiamento delle regole vigenti. Sono temi che saranno ripresi in modo più approfondito nella sessione di maggio.

Di seguito alcuni flash, tratti dai dieci documenti approvati. La liturgia: “…si esprime nella diversità: persone di tutte le età, di diversa lingua e provenienza, di genere diverso, con differenti stati di vita e differenti legami con la chiesa, celebrano insieme”. Dove per l’assenza del sacerdote non è possibile celebrare la messa, “i fedeli si riuniscono per la Celebrazione della Parola di Dio, per la Liturgia delle Ore o altre forme di preghiera comunitaria”. L’annuncio: “Siamo una Chiesa che dialoga con un linguaggio adeguato ai tempi e alla società”. “La nostra particolare attenzione – seguendo l’insegnamento di Cristo – va ai poveri e alle persone private dei diritti, ai deboli, agli indifesi e a chi non ha voce nella nostra società”. La fede: “Ci impegniamo in modo particolare per coloro che sono in ricerca, i più deboli, quelli che soffrono e che sono disorientati e viviamo con loro”. “Siamo in sincero dialogo con tutti coloro, che hanno credenze diverse dalle nostre, siano esse di tipo religioso o non religioso”. I sacramenti: “La preparazione alla prima comunione non è più legata alle annate scolastiche”. La carità: “La Chiesa di Bolzano-Bressanone mette al centro la persona umana” e “considera il servizio al prossimo importante al pari della liturgia, dell’annuncio e della crescita delle comunità cristiane”. L’impegno nella società: “La Chiesa richiede che la politica si senta sempre al servizio del bene comune e non di interessi di parte e che i cristiani si impegnino nella politica seguendo una logica di servizio e non di potere”. Le strutture ecclesiali: “Le singole parrocchie e comunità ecclesiali sono guidate da un sacerdote o da laici”. Giovani: “I bambini fanno la prima esperienza di Dio in famiglia, dove imparano a conoscere e a vivere la fede cristiana. Per questo le famiglie vanno accompagnate in modo particolare”. Le vocazioni: “Le vocazioni al matrimonio cristiano e alla famiglia, alla vita religiosa, al ministero ordinato e a ogni forma di vita consacrata hanno pari dignità”. Ecumenismo: “La nostra Chiesa prosegue e intensifica le esperienze positive, anche se faticose, di dialogo, nello spirito del Concilio Vaticano II, riguardo alle altre confessioni cristiane, alle altre religioni, alle scienze, ai diversi gruppi etnico-linguistici”.

Ora i documenti, dopo un nuovo passaggio redazionale, attendono l’approvazione del vescovo. Si passerà dunque a formulare, per ognuno di essi, una serie di misure concrete e attuative.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina