Vite da salvare

Alla conferenza a Trento anche la testimonianza della comunità “Nuovi Orizzonti” e del gruppo “Cantare Suonando”

Gli Stati devono sempre prendersi cura di ogni vita, specialmente di quelle più fragili: dei bambini nati e non, degli anziani, degli ammalati e dei disabili, tutelandoli con leggi e azioni concrete. Perché le persone non sono cose e non possono mai essere mercificate o scartate.

Questi i punti fondamentali su cui ha insistito Mario Adinolfi, giornalista, parlamentare italiano, attuale direttore del neonato quotidiano La Croce e relatore alla conferenza dal titolo “La forza rivoluzionaria della tenerezza”, organizzata dal Movimento per la Vita trentino, con gli altri movimenti e aggregazioni laicali locali, sabato 7 febbraio presso l'oratorio del Duomo di Trento. L'incontro si collegava alla 37^ Giornata nazionale per la Vita, celebrata l'1 febbraio.

Per ribadire l'importanza di tutelare l'esistenza in ogni sua fase, Adinolfi richiamava la storia di Filumena Marturano, commedia scritta nel 1946 dal grande drammaturgo napoletano Eduardo De Filippo. Filumena era una prostituta analfabeta che, restando incinta inaspettatamente, deve decidere se tenere il suo bambino. Mentre prega intensamente la Madonna delle Rose, sente una voce risponderle: “i figli sono figli” e decide di diventare mamma. Infine il relatore ha anche lanciato “Voglio la mamma 2015. Contro i falsi miti di progresso nella notte in cui tutte le vacche sono nere” (Yucanprint), la seconda edizione del saggio arricchita da quattro capitoli inediti ma soprattutto dal confronto con migliaia di persone incontrate durante il tour italiano di centoventicinque date, compiuto dall'autore nel 2014 (a Trento Adinolfi presentò il suo libro, “Voglio la mamma. Da sinistra contro i falsi miti del progresso”, nel maggio 2014, intervistato per Vita Trentina e radio Trentino inBlu da Piergiorgio Franceschini, ndr).

Il pomeriggio proseguiva con la testimonianza di Daniele ed Elisa, sposati, genitori di due bimbi e operatori a Nuovi Orizzonti, la comunità internazionale fondata da Chiara Amirante nel 1994 con sede a Piglio, in provincia di Frosinone che nasce per accogliere persone in disagio sociale o con problemi di dipendenze. Nuovi Orizzonti promuove una ricostruzione globale della persona, nella dimensione fisica, psicologica e spirituale. È proprio grazie a Nuovi Orizzonti che Daniele conosce Elisa (nel centro terapeutico trentino Luce sul Monte) e rinasce. Lì Daniele, anche se segnato dall'eroina, si sente valorizzato e “guardato negli occhi”.

La serata terminava con la bella esibizione del gruppo “Cantare Suonando” che ha eseguito diversi brani musicali con la pianola elettronica. “Cantare Suonando” è un'associazione, nata a Trento nel 1997. Grazie alla passione del maestro Marco Porcelli e alla collaborazione dei volontari permette a persone con disabilità psicofisica di imparare la musica, esibendosi in numerosi concerti in Italia e all'estero (www.cantare-suonando.it). Questo piacevole intermezzo ha dimostrato che la vita è bella e anche la disabilità può esserlo. Questi ragazzi nascondono mille profonde emozioni e la musica diventa il mezzo attraverso cui aiutarli a lasciarle uscire, per esprimerle al meglio.

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