“Un capitano, c’è solo un capitano…”

Emanuele Birarelli, Giada Marchioron e Toto Forray a confronto sul ruolo del leader nella squadra

Un punto di riferimento e un esempio per i compagni, quando si vince ma soprattutto quando si perde. Chi indossa la fascia di capitano ha un ruolo fondamentale all’interno di una squadra, fuori e dentro il campo, e può diventare fonte di ispirazione e cambiamento. Di questo e molto altro hanno parlato Emanuele Birarelli, Giada Marchioron e Toto Forray, giovedì 12 febbraio sul palco della sala della Cooperazione nella serata promossa dall’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (IUS), fondato da Chiara Lubich, a margine dell’International Winter School svoltasi a Trento dal 10 al 15 febbraio.

I capitani di Trentino Volley, Trentino Rosa e Aquila Basket sono stati protagonisti di "Capitano, mio capitano!”, un confronto “su creatività ed innovazione al servizio del team" guidato dal medico sportivo Paolo Crepaz, giornalista e presidente della “Fondazione per Sophia”. "Essere capitano è un privilegio, un ruolo di cui essere orgogliosi – ha esordito Birarelli, capitano anche della Nazionale italiana di pallavolo -, al tempo stesso implica delle responsabilità: bisogna mettere da parte egoismi e ambizioni personali e agire nell'interesse della squadra, perché il gruppo viene sempre prima dell'individuo". Gli ha fatto eco Forray: "La leadership trova la sua espressione nella capacità di contagiare tutti i membri della squadra con il proprio esempio, la voglia di allenarsi e la disponibilità al sacrificio". "Essere prescelta dalla società per rivestire questo ruolo – ha confidato Marchioron – mi ha aiutato a maturare: so che nelle situazioni di difficoltà devo dominare le emozioni e non posso permettermi di mollare". Più volte dall'inizio del campionato, il primo della Delta Informatica in A2, l'opposta gialloblù è stata best scorer, dimostrando che il gioco espresso in partita è frutto del lavoro svolto in palestra durante gli allenamenti settimanali, come poi hanno sottolineato anche Forray e Birarelli nel corso dell'incontro seguito da un folto pubblico e promosso in collaborazione con CONI, Cooperazione Trentina e Cassa Rurale di Trento.

Essere leader e vincenti non dipende però esclusivamente dai risultati: per essere "parte del cambiamento", il motto scelto dagli studenti della Winter School, sono altresì indispensabili la volontà di migliorarsi e accettare nuove sfide, lavorando per superare i propri limiti, ma riconoscendo la superiorità degli avversari qualora più meritevoli.

Attitudini che i tre capitani hanno mostrato di possedere anche fuori dal campo muovendosi bene in un "match" diverso dal solito, raccontando la loro esperienza nel mondo dello sport professionistico. Una serata da ripetere, ricordando che lealtà, correttezza e rispetto sono valori che la pratica sportiva promuove indipendentemente dall'età, dalla categoria e dagli obiettivi perseguiti.

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