Collini, i sogni del nuovo rettore

Dopo l’elezione a radio Trentino inBlu: “La prima sfida dell’Università è dare un lavoro lavorativo ai giovani“

Il nuovo rettore dell’Università di Trento è Paolo Collini. A deciderlo è stata la comunità accademica che nel corso della prima votazione martedì 24 febbraio si è espressa a maggioranza assoluta a favore del professore Collini con 305 su 428 voti validi. Il concorrente, il professor Stefano Zambelli, ha invece ottenuto 123 preferenze, la maggioranza dei voti del personale amministrativo.

“La prima sfida dell’Università trentina – ha detto nel primo commento a caldo a radio Trentino inBlu, dopo aver ringraziato i colleghi per la fiducia – è dare un futuro lavorativo ai giovani che si formano da noi, affrontando un mondo sempre più globalizzato ed un sistema universitario in difficoltà sul piano delle risorse”. Il giorno dopo, ricevute anche le felicitazioni dell’ex rettrice De Pretis, dichiara di voler dare continuità al rinnovamento avviato: “Sappiamo bene che il problema della finanza pubblica è grave e il futuro ci richiede di far conto su energie e capacità proprie, rendendo il nostro lavoro più efficace”.

Internazionalizzazione è stata la sua parola d’ordine, un sogno da tradurre in concreto: “Vuol dire un’Università che non pensa di lavorare per un territorio nazionale, ma per un mondo più vasto. Pensa quindi che i suoi interlocutori stanno anche lontano, per lo meno in Europa. Se uno studente di Amburgo volesse venire a studiare a Trento, attualmente avrebbe difficoltà per vari motivi: dobbiamo invece pensare di potergli offrire tutte le informazioni e tutte le possibilità”.

Classe 1959, vicentino, Collini è docente di economia aziendale a Trento dal 2009 presso la facoltà di Economia ed ha ricoperto vari incarichi istituzionali per l’Università di Trento: dall’aprile 2013 ad oggi è stato prorettore con delega alla didattica e prorettore vicario fino al 27 ottobre 2014. Ha guidato la Facoltà di Economia come preside dal 2006 al 2012. Per alcuni anni e fino al 2012 è stato direttore della Scuola di Studi internazionali. Membro di vari organismi internazionali, dal 2008 fa parte del Comitato editoriale del Festival dell’Economia di Trento.

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