Tra paure infondate e falsi miti

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Se passa la fusione, il municipio del mio paese verrà chiuso? Dove potrò chiedere i certificati e le informazioni? Ma è vero che il mio diritto di legnatico verrà toccato? Che accadrà alle zone di caccia, oggi distinte per Comuni: quelli di… verranno a cacciare nel nostro territorio? Sono volontario nei Vigili del fuoco: le dotazioni del mio Corpo saranno ridotte? Sono solo alcune delle domande poste in queste settimane dai cittadini nelle serate informative organizzate dal Consorzio dei Comuni trentini. Domande e interrogativi frutto spesso di non conoscenza della normativa sulle fusioni, alle quali con pazienza, ma anche con determinazione, presidente e direttore del Consorzio non si stancano di rispondere. “Abbiamo sempre detto con chiarezza – spiega Alessandro Ceschi, direttore del Consorzio dei Comuni – che per quanto riguarda gli usi civici e la caccia disciplina e regole restano le stesse. Nessuno ha da temere di essere toccato in quelli che oggi sono suoi diritti. Purtroppo, capita di leggere il contrario – anche in questi giorni su un quotidiano locale si avanzavano dubbi sulle possibili conseguenze della fusione proprio per quanto riguarda i diritti di legnatico; ma basta leggersi bene la normativa per comprendere che non c’è da avere alcun timore in tal senso”. Semplice leggerezza o vera e propria azione di disinformatia? Ceschi minimizza, a suo dire non vi sono segnali di un’azione volontaria di disinformazione tesa a boicottare le fusioni. “In ogni caso, per noi è uno stimolo a migliorare ancora di più la comunicazione, perché in questo processo è decisiva la partecipazione consapevole dei cittadini”.

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