Scuola infanzia, 3mila firme contro concorso pubblico

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Le insegnanti precarie della scuola d’infanzia trentina rilanciano ancora la loro battaglia per la stabilizzazione e contro la decisione della Provincia di attivare invece un concorso pubblico, destinato a metterle in competizione perdente – denunciano – con i giovani freschi di studi. E a farle precedere di conseguenza da una nuova serie di colleghi anche in funzione delle chiamate a tempo determinato che attingeranno alla graduatoria del concorso. Questa mattina Marica Piffer e Sara Fabbro hanno consegnato al presidente Bruno Dorigatti una petizione al Consiglio provinciale, forte di 3.040 firme. Si fa riferimento alla sentenza della Corte di Giustizia europea, che ingiunge all’Italia di assumere in via definitiva i docenti abilitati e precari da anni.   Il testo della petizione provinciale chiede che “si dia precedenza a questa folta categoria di lavoratrici/lavoratori nelle assunzioni, provvedendo a una sanatoria per i precari “storici”, ad esempio con graduatoria ad esaurimento ed immissione in ruolo tramite doppio canale o, in alternativa, con altre misure di stabilizzazione”. Si avanza anche la richiesta di un confronto approfondito con il presidente della Pat, Ugo Rossi, allargato a tutto il mondo della scuola. L’intenzione delle promotrici è di consegnare le firme nelle mani stesse del presidente Rossi. (Fonte Ufficio stampa consiglio provinciale) 

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