Il riciclo creativo delle bottiglie di plastica

La Cooperativa Alpi e il designer trentino Alessandro Di Mauro hanno lanciato Redo Upcycling: altri progetti per il prossimo futuro

Possono bottiglie di plastica, vecchi arredi sanitari, cartelloni pubblicitari e altri materiali destinati al riciclo diventare borse colorate, sedie e comodi pouf dal design moderno e ricercato? Certamente, a giudicare da Redo Upcycling, la nuova linea ideata dalla Cooperativa Alpi in collaborazione con il designer trentino Alessandro Di Mauro (in arte Aledima) e con gli studenti del percorso di Alta Formazione in tecnico superiore di arti grafiche dell'Istituto Artigianelli. Ma la vera novità di Redo sta nel mettere insieme l'upcycling (che in inglese significa ridare nuova vita a oggetti generalmente da buttare) con la sfida di offrire un lavoro altamente creativo a persone coinvolte in percorsi di inserimento lavorativo, perché in situazione di svantaggio. Una bella occasione per Alpi e per i suoi dipendenti di sperimentarsi in lavori nuovi, diversi dall'assemblaggio di materiali, attività nelle quali si impegnano dal 1990.

“I clienti hanno accolto con entusiasmo la nuova linea. Tanto che la si trova in diversi negozi di design e abbigliamento”, spiega Martino Orler, responsabile di Redo per Cooperativa Alpi. Anche il logo, formato da una freccia puntata verso l'alto e da un esagono a richiamare quello della cooperativa, riassume le idee di riciclo creativo e di attenzione alla crescita umana e professionale della persona.

Ma perché Redo è tanto speciale e cosa le permette di tenere testa a una concorrenza che nel settore degli accessori di abbigliamento e dei complementi d'arredo é agguerrita? Dietro a questo marchio ci sono le storie di tante persone che, nonostante le loro difficoltà, si impegnano con passione per raggiungere risultati di grande livello. Il lavoro di rete con diversi professionisti, anche esterni alla Cooperazione Sociale, concentrati su un unico marchio, è senz'altro un elemento nuovo, un punto di forza. Lavoro di squadra innanzitutto con Alessandro Di Mauro che da ingegnere dei materiali, dopo essersi formato in Francia sul design del verde e dopo un'esperienza nella produzione di mobili con una Ong in Perù, torna nel suo Trentino e mette a frutto le competenze maturate all'estero. Ma Di Mauro, ospite con lo studio Aledima presso il Progetto Manifattura (l'incubatore che a Rovereto accoglie altri quarantacinque nuovi progetti d'impresa nel settore green) coltiva idee ancora più grandi. Vorrebbe creare una grande rete del riciclo, dove creativi, stilisti e designer possano lavorare nei “centri del riuso”, dentro laboratori per progettare insieme alle cooperative sociali prodotti a costo zero, trasformandoli in manufatti di alta qualità da rivendere sul mercato. Un bell'esempio per le realtà del Terzo Settore le quali avrebbero una strategia efficace di raccolta fondi in un momento storico in cui la crisi economica morde ancora. Per info e contatti: http://www.coop-alpi.it/.

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