Sarà l’Anno di Francesco

L'annuncio in coincidenza con l'avvio del terzo anno di pontificato: si tiene dall'8 dicembre 2015 al 20 novembre 2016

Il terzo anno del pontificato di Papa Francesco si è aperto venerdì 13 marzo con l'annuncio di un Anno Santo della misericordia. Fra la sorpresa generale Jorge Mario Bergoglio ha indetto lo straordinario evento durante la celebrazione della penitenza nella basilica di San Pietro. Il giubileo straordinario prenderà il via nella solennità dell'Immacolata Concezione, l'8 dicembre prossimo, e si concluderà il 20 novembre del 2016, festa di Cristo Re dell'universo.

L'organizzazione è stata affidata al Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione. Il Governo italiano per bocca del premier Matteo Renzi e del sindaco di Roma Ignazio Marino hanno espresso adesione e assoluta disponibilità all'iniziativa. In particolare Marino ha confermato la presenza di una cabina di regia già operante con Palazzo Chigi e con la Regione, da allargare, in questa circostanza, anche al Vaticano moltiplicando gli sforzi delle singole istituzioni, pubbliche e private. Per il primo cittadino della capitale il Giubileo va visto come “una grande opportunità, ma non come un problema”.

Negli auspici del Papa la manifestazione dovrà svolgersi all'insegna della sobrietà, senza sfarzi né grandiosità. Ma resta l'incognita sui numeri dei penitenti che arriveranno da ogni parte del mondo. Basti solo ricordare che in occasione della beatificazione di due papi, Wojtyla e Montini, arrivarono a Roma, il 27 aprile dello scorso anno, un milione e mezzo di pellegrini.

Il rito per la riconciliazione di più penitenti con la confessione e l'assoluzione individuale si è svolto alla vigilia della quarta domenica di Quaresima. Francesco, che pure si era accostato al confessionale come gli altri fedeli aveva paragonato la confessione ad una festa dell'abbraccio, invitando a “vivere il sacramento come mezzo per educare alla misericordia”. “Perchè – ha affermato – non esiste alcun peccato che Dio non possa perdonare”.

Grande risonanza nel mondo ha avuto anche un'intervista concessa dal Papa a Valentina Alazraki, vaticanista di Televisa, trasmessa dalla televisione messicana il 12 marzo in cui, fra l'altro, ha espresso il rammarico di non poter uscire liberamente “per le strade”, senza essere riconosciuto, per “mangiare una pizza”. “Cambiare abitudini e stare fermo mi costa un po', ma ci si abitua” – ha affermato, dichiarandosi nemico della “solitudine”, condizione che il vivere a Santa Marta gli ha consentito di superare. La presenza di tanta gente quattro giorni alla settimana alla Messa gli dà “un po' di benessere spirituale”. Vasta eco hanno avuto anche le valutazioni circa la durata del suo pontificato quando ha detto: “Ho la sensazione che il mio pontificato sarà breve. Quattro o cinque anni. Non so due o tre. Beh due sono già passati”. “Ma ho la sensazione che Dio mi ha messo qui per una cosa breve, niente di più…Ma è una sensazione”.

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