Acli, il 5 per mille contro la povertà

I dati riferiti all'Europa, all’Italia e allo stesso Trentino parlano di un aumento preoccupante delle povertà e delle tante forme di esclusione sociale. In questo le Acli Trentine hanno lanciato mercoledì una campagna di solidarietà che si traduce nel destinare il 5 per mille della denuncia dei redditi a sostegno di progetti aclisti che puntano al sostegno di iniziative di solidarietà e di mutuo aiuto a favore delle persone in difficoltà.

A partire dal progetto anticrisi “Ridare speranza” della Caritas diocesana e della Fondazione Comunità solidale, che nel 2014 ha dato una risposta occupazionale a 36 persone, ma anche a tutte le altre iniziative che vedono le Acli impegnate sul territorio a fianco delle parrocchie, dei Comuni e dei punti di ascolto. Un esempio fra i tanti è quello dei progetti dei Circoli di Mezzolombardo e di Borgo Valsugana con il Tavolo di solidarietà.

Attraverso il 5 per mille le Acli Trentine hanno raccolto lo scorso anno circa 60 mila euro che sono serviti per finanziare corsi ai formazione per le assistenti famigliari e la Casa sociale e del lavoro. Da quest’anno, e per i prossimi tre, l’impegno delle Acli sarà destinato unicamente al tema delle povertà. E proprio attorno a questa tematica, verterà l'incontro organizzato dalla Scuola di Comunità nella sede provinciale di Trento, mercoledì 22 aprile alle 18 nella sede provinciale delle ACLI. Interverranno Roberto Calzà, direttore della Caritas diocesana di Trento, p. Alberto Remondini, presidente della Fondazione S. Ignazio, Vincenzo Passerini, presidente del Coordinamento Comunità di Accoglienza Trentino Alto Adige e Francesca Ferrari, presidente di Trentino Solidale.

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