Misericordia, il grande dono

Domenica in Santa Maria, la Festa della Divina Misericordia ha richiamato numerosi fedeli dalla Vallagarina e anche da Trento

“Possiamo cogliere una stupenda continuità con la Festa che oggi ci vede raccolti, nell’annuncio di papa Francesco di un Anno santo della Misericordia che avrà inizio il prossimo 8 dicembre, solennità dell’Immacolata concezione di Maria Santissima”. Sono le parole di don Francesco Scarin, parroco di Santa Maria del Carmelo, a Rovereto, durante l'omelia tenuta nella Festa della divina Misericordia, domenica pomeriggio, 12 aprile, ottava di Pasqua.

La festa, istituita ufficialmente il 30 aprile 2000 da Giovanni Paolo II in occasione della canonizzazione di suor Faustina Kowalska (1905-1938), è ormai diffusa in tutto il mondo, anche se molte parrocchie ancora non la celebrano. Da qualche anno, quella di Santa Maria offre una grande occasione per i fedeli di tutto il Trentino, con la recita della coroncina della divina Misericordia e la solenne celebrazione dei secondi vespri, a cui segue un breve momento di adorazione eucaristica con la benedizione.

Al contesto di elevazione dello spirito hanno contribuito i canti del coro liturgico “Beato Antonio Rosmini”, diretto dal maestro Giuliano Gardumi. La celebrazione è molto apprezzata e richiama fedeli dalla Vallagarina e anche da Trento. Don Francesco ha ricordato la bolla “Misericordiae Vultus” della sera precedente (sabato 11 aprile) con cui papa Francesco ha indetto un Giubileo straordinario della Misericordia di Dio, che inizierà il giorno dell'Immacolata e si concluderà nella festa di Cristo Re dell'Universo, il 20 novembre 2016.

Don Scarin ha inoltre sottolineato la continuità di intenti tra il santo papa polacco e l'attuale, che hanno saputo cogliere l'autentico significato – basato del resto sulle Sacre Scritture – delle richieste fatte dal Redentore a suor Faustina, leggibili sul suo diario. Così Gesù si rivolse alla santa, in riferimento alla domenica in albis: “Chiedi al mio servo fedele (il Papa) che in quel giorno parli al mondo intero di questa mia grande Misericordia: in quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene”.

Alla festa è infatti legata l'indulgenza plenaria: in Santa Maria erano a disposizione dei sacerdoti per il sacramento della riconciliazione. Sulla destra dell'area presbiteriale si trova inoltre un altare dedicato alla divina Misericordia, con una pala riproducente l'immagine originale, fatta dipingere su richiesta del Signore stesso, di Gesù con i due raggi – bianco e rosso – che escono dal suo costato. Nella cappella, ogni venerdì pomeriggio alle 15, viene recitata la coroncina della divina Misericordia. Il parroco ha celebrato assieme a don Paolo Belussi e al diacono Paolo Zandonai, mentre l'apporto di altri ministranti ha contribuito ad una funzione liturgica di rilievo, durata quasi due ore.

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