Ettore e Bruna, che storia!

A sessant'anni dal quel “sì”, ancora mano nelle mano

Da Strigno ad Ospedaletto, passando per Villa Agnedo. Cento anni fa, questa era terra di confine. Tre le linee, Barricata Prima, Seconda e Terza, lungo le quali si sono intrecciati storie e ricordi, molti tramandati di padre in figlio, di generazione in generazione.

Come quella di Bruna ed Ettore Zotta che oggi vivono a Villa Agnedo, in località Zotta, e hanno festeggiato martedì scorso i 60 anni di matrimonio. Di primavere Ettore ne ha messe alle spalle 90, mentre la moglie Bruna è più giovane di cinque anni. “La mia famiglia è originaria di Castello Tesino, dei Baili, ma abbiamo sempre vissuto qui”, racconta Ettore. “Fin da piccolo ho lavorato la terra”.

Mamma e papà Augusto gestivano il piccolo bar alla Barricata Seconda. Tanti gli avventori, e c'era anche un piccolo campo per il gioco delle bocce. È questa la realtà nella quale è cresciuto Ettore. Classe '22, a vent'anni viene chiamato alle armi nella divisione fanteria Calabria. Per un soffio evita la Russia ma finisce in Sardegna dove lavora presso una tenuta, nei pressi di Sassari, che forniva di prodotti agricoli l'esercito. Dopo un breve periodo nella Silla il 20 agosto del 1946 ritorna a casa. Per due anni la famiglia aveva perso le sue tracce. “Ricordo che per una settimana intera mio padre veniva ogni mattina alla stazione di Borgo per aspettare il mio arrivo. Tornava sempre a casa da solo: quel giorno che non venne ad aspettarmi io scesi dal treno!”.

Quando Ettore tornava in Valsugana, Bruna partiva per la Svizzera. Destinazione Basilea per lavorare come domestica. “Eravamo tante ragazze della Valsugana e della mia gioventù ricordo soprattutto la fame. Mi ricordo che quando siamo andati in treno in Svizzera e diverse coetanee sono scese a Sondrio. Noi abbiamo proseguito il viaggio ma a Ponte Chiasso ci hanno scendere tutti e ci hanno sottoposte ad una visita medica. Io ho passato il confine, alcune giovani sono state rispedite a casa perché malate”. Lei, la più vecchia di altri 11 fratelli, doveva anche aiutare i suoi a tirare avanti la famiglia.

Nel 1955 i destini di Ettore e Bruna si incrociano a Villa Agnedo. Ettore la chiede in sposa a mamma Teresa Pasquazzo e papà Giovanni “Miolo” e i due si convolano a nozze il 21 aprile dello stesso anno. Dalla loro unione nascono cinque figli: Augusto, 59 anni, Danilo, 57, Carla, 55, Franco, 54 anni, e la più giovane Ivana che di anni ne ha 51. Ettore ha lavorato anche come manovale presso la ditta Zambiasi di Strigno, con la Ceit ed anche con la SET. Da sempre hanno vissuto in località Barricata ad Agnedo e, per la loro felicità, oggi sono arrivati anche 11 nipoti. Una bella storia, d'amore e di rispetto reciproco. Quattro lustri vissuti sempre insieme. Ettore e Bruna hanno condiviso tutto, gioie e dolore. Oggi come ieri, fianco a fianco, mano nella mano.

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