L’Antico Testamento in gardenese

Il volume, frutto di un lavoro di traduzione durato diversi anni, presentato con il vescovo di Bolzano Ivo Muser

Bolzano – La Bibbia in ladino. L’opera di traduzione ha richiesto anni, ma alla fine mons. Cristl Moroder, infaticabile cultore dell’antica lingua dolomitica, alla veneranda età di 91 anni ha potuto presentare l’Antico Testamento nella versione gardenese, martedì scorso presso la Casa di Cultura di Ortisei. Con lui il vescovo diocesano Ivo Muser, i rappresentanti dell’Istituto Ladino Micurà de Rü e l’incaricato diocesano per la pastorale in lingua ladina. Alla buona riuscita della pubblicazione ha contribuito anche l’esperto di Antico Testamento don Ulrich Fistill che insieme a don Cristl Moroder ha introdotto l’opera.

Dieci anni fa fu presentata la versione in ladino gardenese del Nuovo Testamento. Ora questo nuovo volume. “Soprattutto per una lingua minoritaria – dicono con orgoglio all’Istituto Ladino – si tratta di un evento di grande rilievo culturale”.

Don Cristl Moroder è originario di Ortisei, in val Gardena, e per molti anni è stato parroco a La Villa, in val Badia. “Nonostante i suoi 91 anni di età mons. Moroder continua ad occuparsi del ladino, cercando di promuoverne l’uso in ambito liturgico e tra la comunità ladina. Ha dedicato moltissimo del suo tempo alla cultura ladina occupandosi, tra le altre cose, per ben cinquant’anni, della redazione dell’annuario Calënder de Gherdëina. Lo stesso Istituto Ladino si è avvalso spesso della sua competenza e sensibilità in ambito linguistico. Ha dato un contributo fondamentale anche alla realizzazione di due importanti opere lessicografiche dell’Istituto, il dizionario tedesco-ladino gardenese e il recente dizionario ladino gardenese-italiano”.

Per anni trascurato sul piano liturgico e della vita ecclesiale “ufficiale”, il ladino è stato riscoperto negli anni ‘80 del secolo scorso, forse grazie anche alle parole di papa Giovanni Paolo II che, nel luglio del 1988, in visita al santuario di Pietralba, ringraziò Dio per l’esistenza della lingua ladina.

Il vescovo Wilhelm Egger, biblista, incoraggiò e sostenne il progetto di traduzione della Bibbia in ladino e poté presentare, nel 2005, l’edizione del Nuovo Testamento. “Anche l’attuale vescovo Ivo Muser – assicurano al Micurà de Rü – si è dimostrato sensibile alle esigenze della minoranza ladina, incoraggiando il lavoro di traduzione dei testi veterotestamentari. La versione in ladino, recensita per conto della diocesi dal dott. Toni Sotriffer, è stata autorizzata dal vicario generale di Bolzano-Bressanone don Josef Matzneller”. “Sono state tradotte – spiegano ancora – le parti più importanti dell’Antico Testamento che riguardano la vita e la fede del popolo ebraico, ad esempio la creazione del mondo, i salmi e i libri dei profeti. Per l’Istituto Ladino è stato un onore prendere in consegna l’enorme lavoro di traduzione di mons. Moroder e poter così completare l’ambizioso progetto”.

Del lavoro di redazione si è fatta carico Karin Comploj, mentre Paolo Anvidalfarei ha curato l’impaginazione e la veste grafica della pubblicazione.

Dopo l’appuntamento di Ortisei, l’opera verrà presentata anche in val Badia, giovedì 14 maggio, alle ore 20, presso la canonica di La Villa.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina