Estuario, in scena per i 25 anni

La Compagnia “Orme nel vento” propone uno spettacolo per il compleanno della cooperativa

E' cominciato con un'intensa giornata presso il Teatro dei Salesiani sabato scorso il programma del 25° dell'associazione Onlus “Estuario” fondata nel Trento nel 1990 per sostenere le persone con disagio psichico e attiva attraverso il punto di ascolto ed accoglienza, i progetti educativi individuali, i gruppi di auto-mutuo aiuto e l’attività di socializzazione.

Nell'ambito della sensibilizzazione culturale negli ultimi anni sabato scorso è stato invitato a Trento per una giornata di laboratori e incontri fra Stefano Luca, un cappuccino specializzato nel teatro sociale. E’ stato presentato nell’occasione il suo libro “Storyboard” in cui racconta l’esperienza teatrale, spirituale e profondamente umana di Stefano nelle carceri minorili del Camerun, popolate da ragazzi dimenticati, maltrattati, umiliati. Proprio con loro Fra Stefano ha avuto occasione di lavorare sul Don Chisciotte di Cervantes, il testo teatrale che sabato prossimo sarà proposto a Trento dalla compagnia “Orme nel Vento”, guidato dalla regista Ilari Andaloro per l’Estuario. “Ho ritrovato nelle parole di fra Stefano – dice la regista – e nel suo modo di lavorare molte analogie con il percorso intrapreso con i miei attori sociali; ci siamo rivolti a questo straordinario personaggio della letteratura spagnola con l’intento di proporlo, ai destinatari del nostro teatro, come eroe del quotidiano, come un invincibile, che ha il coraggio di rialzarsi sempre, dopo ogni caduta e non come l’eterno vinto. E così vorremmo si sentissero “loro”, ovvero tutti coloro che si reputano “sconfitti”, dimenticati, accantonati, fuori dai giochi che una società cinica e falsamente buonista impone”.

La serata del 23 maggio sarà occasione anche per parlare dell’associazione in cui operano 5 operatori dipendenti e circa settanta volontari, con un impegno di circa 6 mila ore di attività. La presenza dei volontari svolge un fondamentale ruolo di normalizzazione ed integrazione e vede espletare il loro impegno in particolare nell’attività di socializzazione, che prende un buon 60% dell’intervento dell’Associazione, e va da attività molto semplici (come la partecipazione ad una gita in montagna, la visita a mostre e musei, la presenza a rappresentazioni teatrali, a partite di calcio o di pallavolo, i momenti conviviali e gli incontri in sede, ecc) ad attività più strutturate.

Gli interventi di Estuario cercano d’essere educativi e sono indirizzati verso il paziente e verso il suo contesto familiare e sociale. L’Associazione Estuario opera in collaborazione con i Servizi pubblici (Servizio di Salute Mentale e Servizi Sociali Territoriali) e con Enti del privato sociale (Cooperative ed Associazioni) e frequenti sono gli incontri di rete sui singoli casi.

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