La scuola che vorremmo

Domenica 17 maggio il liceo Scientifico Leonardo Da Vinci ha voluto festeggiare i suoi 40 anni. Quella che è diventata una delle istituzioni scolastiche più vivaci e più grandi del Trentino (attualmente conta circa 1200 studenti) è nata infatti nel 1975, staccandosi da quello che era allora l’unico liceo scientifico pubblico della città, il Galilei.

La giornata è stata vissuta sia come momento di ricordo e di incontro (soprattutto con gli ex studenti rappresentanti d’istituto), sia come occasione di riflessione su ciò che il Da Vinci, ma più in generale l’intero sistema scolastico, è chiamato ad essere, a partire da quello che è stato e che attualmente è. Non per nulla nei mesi precedenti la scuola aveva offerto un ricco programma di incontri aperti alla città sui temi dell’educazione, dei nuovi saperi, del confronto con le giovani generazioni, presenti – tra gli altri – Giacomo Dutto, Michele e Nicola Neri, Piera Detassis, Andrea Castelli e Quinto Antonelli, Giorgio Salomon, Stefano Laffi, Marco Aime, Gian Enrico Rusconi.

Degna conclusione di questo percorso è stata la festa di domenica scorsa, giornata in cui si sono alternati momenti conviviali e ludici, le riflessioni e le analisi (del dirigente Alberto Tomasi, degli insegnanti Cristina Bonmassar, Claudia Dinale, Sandro Bertoni e Giovanni Daldoss, del presidente del consiglio di istituto Diego Nardin, del presidente IPRASE Giacomo Dutto), il ricordo di persone care (con l’intitolazione della biblioteca e di una palestra alle prof. prematuramente scomparse Matilde Zanoner e Marcella Bortolotti) e infine lo spettacolo teatrale “Libere storie” di e con Andrea Castelli. Il tutto alla presenza attenta e partecipe di rappresentanti delle istituzioni provinciali (Bruno Dorigatti, Lucia Maestri) e di esponenti del mondo scolastico trentino (Livia Ferrario, Roberto Ceccato, Luciano Covi).

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